Sbuca dal tunnel di Borgo Incrociati, attraversa piazza Verdi lungo il marciapiede della fermata davanti alla stazione, continua sulle strisce pedonali fino a viale Thaon di Revel. Poi prosegue dove un tempo passava il filobus, si addentra nei giardini Caviglia e in via Cadorna finisce, così com’è cominciata. La seconda pista ciclabile 'vera' di Genova è comparsa a Brignole e fa parte di un ampio progetto del Comune che punta più lontano. Da una parte la Questura, la Foce, e in futuro corso Italia. Dall’altra via Venti e il centro storico.
E così, come la prima volta, si sono già alzati diversi malumori. Anche perché a vederla così non è chiaro dove voglia andare a parare. “È monca perché la stanno ancora costruendo – puntualizza Anna Maria Dagnino, assessore alla mobilità di Palazzo Tursi – nelle prossime settimane termineranno i lavori per la prima parte, poi continuerà per via Venti Settembre e la Questura attraverso un percorso ciclopedonale che individueremo”. Quindi il progetto c’è, anche se non si vede ancora.
Fanno un po’ specie i grossi cordoli di protezione che delimitano il tracciato nel tratto in piazza Verdi e in viale Revel. Bordi gialli rialzati di una decina di centimetri, forse di più, roba che neanche per le corsie degli autobus si usa a Genova. “Sono semplicemente cordoli a norma di legge, non è chissà che”, replica l’assessore. E il costo? “Siamo nell’ordine delle cifre spese per via Venti Settembre. Un po’ meno di 40 mila euro, perché lì avevamo anche cambiato i tombini”. In ogni caso, migliaia di bigliettoni. “Finanziati, però, dal ministero dell’ambiente nell’ambito dei progetti per la mobilità sostenibile”, precisa.
Utilità a parte, il percorso non è il massimo della comodità. In mezzo ci sono due attraversamenti regolati da semaforo. E, una volta giunti davanti a piazza della Vittoria, la bici bisogna portarsela a mano, perché il marciapiede non è certo ciclabile. Sull’altro lato, in direzione Valbisagno, il percorso per le due ruote esiste in potenza, lungo l’antica strada di Borgo Incrociati e il borgo di Ponterotto, su una viabilità pedonale parallela a via Canevari. Al momento, però, nulla di regolamentare.
In futuro la pista di via Cadorna sarà a bordo strada, tra la banchina e la corsia degli autobus, come in via Venti. “Lo spazio c’è”, assicura l’assessore. Verso la Questura si andrà avanti sul grande marciapiede di viale Brigate Partigiane. Il sogno, in realtà, è un altro: “L’intenzione è tracciare una pista sulle aiuole a centro strada, quando saranno finiti i lavori sul Bisagno”, spiega Dagnino. Ma ci vorrà tempo. E così, in attesa di vedere chiuso il cantiere, si investe su un doppione. Meglio abbondare, no?
cronaca
Brignole, ecco la nuova pista ciclabile: un tracciato orfano sognando il mare
Il Comune ha usato i fondi ministeriali per la mobilità sostenibile
2 minuti e 31 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Martedì 23 Aprile 2024
Genova, le Moto Guzzi a De Ferrari: ecco la ultra centenaria Normale
Martedì 23 Aprile 2024
Meteo in Liguria, freddo e tempo variabile: le previsioni
Martedì 23 Aprile 2024
Notte di plenilunio: è la "luna rosa". Nei cieli a maggio più visibile il Grande carro
Lunedì 22 Aprile 2024
Maltempo, Giampedrone: "Tregua il 24, nuova perturbazione giovedì e venerdì"
Lunedì 22 Aprile 2024
Tari, Comune Genova: "Fiduciosi di riuscire a evitare aumenti"
Lunedì 22 Aprile 2024
Linea Campasso, primo cantiere a maggio. Nasce l'infopoint per i cittadini
Venerdì 19 Aprile 2024
Il talent Genvision sbarca allo Stadium di Genova: 14 scuole liguri in gara
Martedì 23 Aprile 2024
Boom telecardiologia in farmacia, triplicati screening tumore colon retto
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- Tentò di strangolare la compagna, chiesti 5 anni
- Il medico risponde, il reumatologo Andrea Giusti
- 25 aprile, Toti: "Festa di tutti, fondamentale resistenza partigiana"
- Genova, picchia i genitori anziani per avere soldi: arrestato
- Sampdoria, riecco Leoni. E Pirlo valuta il cambio modulo
- Auto precipita su un tetto: nessuno a bordo
IL COMMENTO
Il diario-testamento di Pippo Marcenaro? Una magnifica "sciarada" ricca di maniman…
Né studio, né gavetta, ma inutili idioti: addio selezione della classe dirigente