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Due sul podio in RGT e tripletta in RC3
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Tanti equipaggi italiani non hanno voluto mancare allo storico appuntamento col WRC dell’Aci Rally Monza, un’occasione unica e forse (si spera di no) irripetibile.
Una gara nata dalle ceneri di un Monza Rally Show sempre più in bilico forse con la colpa di essere diventato troppo Rossi-centrico; la classica di fine anno, dopo la decisione di Valentino di dedicarsi alla pista, aveva bisogno di una svolta, che è arrivata grazie all’opportunità capitata in questo strano campionato 2020.
In poche settimane l’Italia rallistica ha dimostrato di poter allestire un evento unico, che mai si era visto nella storia del WRC. Una tre giorni che ha soddisfatto tutti, equipaggi, team ed addetti ai lavori.

Il migliore dei piloti tricolore è stato Alessandro Perico, diciannovesimo su Skoda Fabia R5, poche posizioni davanti al veterano e sempre veloce Mauro Miele, ventiduesimo su un’altra Skoda e che ha preceduto un altro esperto gentleman driver di casa, Giacomo Ogliari su Citroen C3.

Una delle classi più popolate dagli equipaggi italiani è stata la RGT, con ben tre bandiere tricolori su cinque classificati. Dietro al vincitore Ragues su Alpine si sono classificati Andrea Mabellini su Fiat Abarth 124 ed Alberto Sassi, su Porsche 997 GT3 (in foto). Quinto posto per Roberto Gobbin con il genovese Alessandro Cervi alle note. Le GT, a differenza di quanto si pensasse alla vigilia, hanno trovato molte difficoltà, anche a causa di un meteo che per tutto il weekend ha martoriato la Lombardia con pioggia e neve. Le prove speciali all’interno del Parco di Monza, su stradine infangate non hanno certo sorriso alle trazioni posteriori, con gli equipaggi chiamati ad un impegno quasi estenuante. Sulle strade del sabato invece la neve ha fatto il resto, rendendole estremamente impegnative.

Singolare la storia della classe RC3 (la R3 delle gare nazionali) che ha visto una tripletta degli equipaggi italiani, con Vittalini trionfatore su Citroen C3 davanti alle Renault Clio di Fiorenti e Lozza.