Tutto esaurito al Carlo Felice per il concerto del Coro Popolare Nazionale Ucraino, organizzato dalla Regione Liguria "con l'intento di creare un ponte tra culture, far conoscere a Genova la cultura ucraina - aveva preannunciato l'assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo - e raccogliere fondi per contribuire a gestire l'emergenza umanitaria creatasi nel Paese dall'inizio della guerra".
"Genova ha risposto - commenta a platea gremita la stessa Cavo - e dimostra ancora una volta che quando c'è da mettersi la mano sul cuore la nostra città non si tira indietro".
Dal palco, presentando gli artisti, l'assessore ha detto: "È emozionante vedere questa sala così gremita. Sold out. A la coda che si è formata all'ingresso arrivare fino in via Roma. Abbiamo posticipata un poco l'inizio del concerto per eccessivo afflusso. E questa una grande notiziia, ringrazio tutte le associazioni di categoria, il terzo settore, le parti sociali e datoriali, l'università e le scuole per il passaparola messo in atto e la presenza. Quando c'è da dare un segnale di solidarietà e da mettere la.mano sul cuore Genova e la Liguria sono speciali "
Impossibilitato a essere presente, il ministro della Cultura Franceschini ha mandato un messaggio in cui tra l'altro si legge: "L'abbraccio simbolico del teatro di Genova è una testimonianza ulteriore di quanto il mondo dell’arte sia vicino al popolo ucraino e alle sue sofferenze e di quanto la cultura sia uno straordinario strumento di dialogo tra i popoli".
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