Cultura e spettacolo

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Fino a domenica 19 ottobre l'evento culturale più atteso: per la prima volta saranno visitabili anche edifici e luoghi che hanno segnato la trasformazione di Genova nel XIX secolo
4 minuti e 55 secondi di lettura
di E.P.

E' iniziata venerdì 17 ottobre e andrà avanti fino a domenica 19 l'edizione autunnale dei Rolli Days 2025. E' una edizione nel segno dell'Ottocento, secolo di straordinarie trasformazioni, che hanno profondamente ridefinito l'identità della città. 

Prenotazioni obbligatorie al link: https://landing.visitgenoa.it/rollidays-online/

La cultura dei Rolli Days: la visita istituzionale di venerdì

Cultura, architettura, politica e industria si intrecciarono in un periodo che vide Genova emergere come una metropoli moderna, proiettata verso il futuro, ma, al tempo stesso, radicata nella sua storia. I Rolli Days, l'evento culturale di punta della città, si presenta come l'atto conclusivo dell'anno dell'Ottocento, offrendo un programma unico e ampliato: la manifestazione si apre, infatti, a nuovi percorsi guidati e a nuove sfide, finora sperimentate. "I Rolli Days sono un momento in cui Genova ritrova il filo della sua storia e lo intreccia con il presente. Aprire questi palazzi straordinari significa restituire alla città e ai suoi cittadini la consapevolezza di un patrimonio unico al mondo. La cultura non è solo memoria, ma dialogo, partecipazione, occasione di crescita civile. Vogliamo che sempre più persone, genovesi e visitatori, possano sentirsi parte di questo racconto lungo secoli e continuare a scriverne nuove pagine", ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari. "I Rolli sono la nostra eredità del passato, sono scrigni di bellezza e conoscenza, ma anche motori di partecipazione, turismo culturale e orgoglio civico. Un patrimonio culturale che ci rende fieri e che rappresenta la storia e la ricchezza artistica di Genova nel mondo", ha dichiarato la sindaca di Genova Silvia Salis, alla fine della visita dedicata di venerdì che di fatto ha aperto la nuova edizione.

Le visite serali 

Visto il grande successo di prenotazioni per le visite a Palazzo Rosso e a Palazzo Tursi, sabato 18 ottobre dalle 19 alle 22.30 sono straordinariamente visitabili la mostra, allestita a Palazzo Rosso, L'Ottocento dei Quinzio tra realismo e colore. Acquarelli, bozzetti, dipinti, sculture, le Sale Paganiniane e il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi. Le visite, condotte dai divulgatori scientifici, sono prenotabili al link rollidays.happyticket.it . Ad accompagnare le visite alle sale dedicate a Niccolò Paganini, la performance musicale di Andrea Cardinale e del suo violino. 
 

 

Il valore dell'Ottocento: la storia

"Da un lato ci sono palazzi dei Rolli che nell'Ottocento godono di un nuovo fulgore, diventano la sede di alcune famiglie industriali e quindi diventano nuovamente, assolvono nuovamente alla funzione che avevano fin dall'inizio di rappresentanza delle grandi famiglie della città. In qualche altro caso invece ci sono i palazzi dei Rolli del declino, e cioè succede che qualche famiglia a seguito dell'edificazione, della nuova edificazione della città a Castelletto e sulle alture della città lascia i palazzi dei Rolli e quindi questi palazzi incominciano un loro declino - commenta Andrea Pinto, presidente dell'associazione Rolli della Repubblica genovese -. Dobbiamo purtroppo a questa fase dell'Ottocento momenti nei quali alcuni altri dei palazzi dei Rolli vengono frazionati per fare negozi, quindi in maniera che dal punto di vista artistico è sicuramente deprecabile, però la storia è questa cosa qua, oggettivamente registriamo tutto ciò che in un periodo storico succede, quindi l'Ottocento ci sono cose belle e cose brutte, noi preferiamo pensare alle cose belle e dove ci sono cose brutte cerchiamo di fare in maniera che migliorino e ritornino all'antico splendore".

I percorsi

Ridecorazione ottocentesca: Genova è ricca di stratificazioni e durante il XIX secolo si intervenne su moltissimi siti preesistenti: il percorso si snoda tra alcuni dei palazzi e delle chiese che sono stati modificati durante il XIX secolo, partendo la Palazzo Baldi Raggio. Uno dei tanti palazzi della famiglia Balbi, eretto tra il 1657 e i 1665 per volere di Francesco Maria Balbi, viene modificato a partire dai primi decenni dell'Ottocento, quando il nuovo proprietario, Marcello Luigi Durazzo (segretario dell'Accademia Ligustica di Belle Arti) incaricò l'architetto Nicolò Laverneda e i pittori Michele Canzio, Francesco Baratta e Giuseppe Gaggini di restaurare e decorare il palazzo. Al di sotto di via Balbi troviamo via Prè, con la Chiesa San Sisto e della Natività della Vergine. Nata come chiesa romanica, l'edificio viene completamente rinnovato negli anni '20 dell'Ottocento per volere dei Savoia, che scelgono la chiesa come parrocchia dove assistere alla Santa Messa, rendendo noto il luogo come "la chiesa dei Re".

Percorrendo via Cairoli si giunge a palazzo Gio Carlo Brignole: edificio seicentesco che viene rinnovato in seguito all'apertura della via e al passaggio in mano ai Durazzo con un intervento pittorico da parte di Giuseppe Isola, uno dei più importanti pittori dell'800 genovese. Dirimpetto, troviamo invece Palazzo della Meridiana: nato come palazzo Grimaldi nel Cinquecento, viene profondamente rinnovato grazie al progetto di Coppedè. Il percorso si conclude con la Chiesa di Santa Maria delle Vigne: il più antico santuario mariano della città di Genova assume un nuovo aspetto nell'Ottocento, con una facciata in stile neoclassico realizzata tra 1841 e 1848 da Ippolito Cremona e con nuovi affreschi nelle volte.

Quinzio, una famiglia di artisti nella Genova dell'Ottocento: In occasione delle due mostre attive nei giorni dell'evento a Palazzo Rosso e la Galleria di Arte Moderna dedicate proprio alla famiglia Quinzio, si propone un percorso in città alla scoperta delle loro decorazioni. In Strada Nuova si potranno ammirare gli affreschi realizzati per gli spazi rinnovati di due dei Palazzi dei Rolli: da un lato il salone al piano terra di Palazzo Spinola Gambaro, dall'altro il primo piano nobile di Palazzo Lercari Parodi, due esempi di committenza privata per spazi normalmente interdetti al grande pubblico. Per completare il percorso con l'opportunità di vedere l'operato degli artisti anche in un contesto pubblico, si suggerisce la visita della Basilica di Santa Maria Immacolata, affrescata da Giovanni e dal figlio Tullio Salvatore e luogo simbolico per l'Ottocento genovese e le trasformazioni artistiche e architettoniche cittadine.

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Un particolare dei palazzi dei Rolli

 

 

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