Forse è stato un caso o forse, chissà, un segno inequivocabile la stella cadente che ha attraversato il cielo di Nervi mentre Marianela Nunez, attualmente considerata la migliore ballerina del mondo, e Jakob Feyferlik incantavano la platea con la tragica storia d'amore di Marguerite and Armand, balletto ispirato alla Traviata di Verdi e alla Signora delle camelie di Dumas figlio, originariamente creato per Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev, a testimoniare – la stella cadente - l’eccezionalità di una serata e di uno spettacolo. Perché il Royal Ballet di Londra, nonostante non abbia portato un’opera intera che avrebbe sicuramente esaltato al massimo le caratteristiche della compagnia, con A celebration of the works of Frederick Ashton – omaggio al grandissimo ballerino e coreografo britannico attraverso alcune delle sue creazioni più emblematiche – ha tuttavia confermato di essere qualcosa di unico per lirismo, ironia, grazia e virtuosismo dei protagonisti.
Una serata di respiro internazionale
Un evento di respiro internazionale che oltre a vedere in azione sul palco autentici fuoriclasse ha catturato lo spettatore in un’atmosfera visiva e immersiva che si è sviluppata fra tradizione e modernità. Energia, sincronismo e pulizia dei gesti sono state le cifre principali di un programma composto da sei pezzi differenti: dal Pas de Quatre tratto dal Lago dei cigni, concepito da Ashton come variazione coreografica autonoma, alla satira raffinata di Façade – Tango Pasodoble passando per la brillantezza tecnica di Rhapsody danzato su musica di Rachmaninov, il passo a due di The Dream - Oberon and Titania’s Reconciliation, rivisitazione dello shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate, Voices of Spring su melodie di Johann Strauss e il già citato Marguerite and Armand. Alla fine standing ovation e lunghissimi applausi per tutti.
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IL COMMENTO
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