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GENOVA - Sono andate quasi subito sold out le prime date di "Candlelight" a Terrazza Colombo: il format internazionale dei concerti di musica classica circondati da candele a Genova da circa un anno sta riscontrando sempre più successo in città e tra le location, per la prima volta, è stata selezionata anche la splendida Terrazza a 124 metri d'altezza sulla città. Un weekend e 9 concerti realizzati dal quartetto d'archi Elixir Ensemble, che ha portato un fitto programma musicale: i quattro artisti hanno spaziato dal Tributo ai Queen ai pezzi più noti delle band come Nirvana, Metallica, Rolling Stones. Ma hanno portato anche il viaggio tra Michael Jackson, Elvis, Madonna, le Quattro Stagioni di Vivaldi e infine il Tributo ai Coldplay. Una bella sfida, specialmente per i brani di band che si basano su diversi strumenti come la chitarra elettrica o la batteria, oltre che la voce, che l'ensemble deve riuscire a rendere. 

Un'ampia offerta che ha subito conquistato il pubblico, che per la prima volta a Genova ha potuto assistere ad un concerto Candlelight su un rooftop spettacolare, che ha incantato gli spettatori, ma anche gli stessi artisti. L'ensemble si è già esibito in diverse date tra Italia, Svizzera, Francia e Messico, ma Arianna Di Martino, la violoncellista del gruppo, ha commentato che "una volta arrivati qui, siamo rimasti tutti a bocca aperta, senza fiato. Col tramonto è stato veramente uno spettacolo indimenticabile". E come ogni volta, anche qui i presenti "all'inizio sono tutti molto timidi, molto attenti. Ma poi si sciolgono e quindi per noi è bello perché riusciamo a creare momenti di coinvolgimento". L'atmosfera intima presto infatti si scalda, lasciando posto ad applausi e anche canzoni intonate in coro, regalando emozioni indimenticabili, rigorosamente nella penombra come vuole l'evento. 

Visto il successo dell'iniziativa, che è nata due anni fa in Spagna a Madrid e che presto si è estesa in tutto il mondo, presto potrebbero esserci nuove date. Per restare aggiornati, tutte le informazioni sul sito di Candlelight (clicca qui)

 

GENOVA - Si lavora sul progetto del Museo della città di Genova, un luogo dove racchiudere la storia della città, dai tempi romani fino ad oggi: iIl luogo scelto per questo sogno è quello della Loggia della Mercanzia di Piazza Banchi, dove gli scavi nel 2021 hanno permesso di scoprire un'importante testimonianza della città mercantile medievale. Dopo le analisi attente della Soprintendenza "le aree ci sono state restituite", annuncia il sindaco Marco Bucci in occasione della presentazione dell'anno che Genova dedicherà al Medioevo, un 2024 ricco di iniziative. A questo punto il disegno del museo è da rivedere, ma i tecnici sono già al lavoro per capire quali lavori effettuare. "Non potremo costruire nulla né fare tante variazioni rispetto alla costruzione che già c'è. Ma quel museo ci sarà"

"Sarà anche un'opportunità di dare indicazioni a tutti i visitatori di dove sono tutti gli altri musei, tutti gli altri pezzi della nostra storia"

Un nuovo ente culturale che permetterà ai turisti in visita in città di orientarsi ancor più facilmente nell'ampia offerta culturale della città: da piazza Banchi è facilmente raggiungibile l'area del Porto Antico, con l'Acquario di Genova, ma anche il Museo del Mare e il Museo dell'Emigrazione Italiana. Ma è un luogo centrale per visitare poi il Centro Storico, Via Balbi con i palazzi dell'Università e la galleria di Palazzo Reale, Via Garibaldi e i suoi musei civici, fino ad arrivare al centralissimo Palazzo Ducale con le sue mostre, ma anche la Cattedrale di San Lorenzo e il Museo Diocesano. E poi l'area archeologica rimanda a quella ai Giardini Luzzati, in una rete sempre più fitta di realtà diverse che cooperano insieme per valorizzare tutto il patrimonio cittadino. 

Non si conoscono ancora le tempistiche di realizzazione del progetto, supportato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo che ha stanziato un milione e mezzo di euro. 

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Il cinema del finlandese Aki Kaurismaki abita una realtà definita da durezza e malinconia ma sempre alla ricerca di percorsi di conforto, speranza e luce. Il suo mondo immaginario e sigillato su se stesso torna anche in ‘Foglie al vento’, espansione di una trilogia sul proletariato che girò tra il 1986 e il 1990 attraverso toccanti storie di emarginati della classe operaia. Protagoniste due persone sole a Helsinki che si notano una notte, poi si incontrano per caso e si avvicinano cautamente per superare insieme le tempeste del destino.

Ansa è una donna di mezza età che lavora in un supermercato e viene licenziata dopo essere stata sorpresa a portare a casa del cibo scaduto che sarebbe stato altrimenti distrutto. Anche il metalmeccanico Holappa perde il lavoro e si rifugia nell’alcol. I due si conoscono in un fatiscente bar karaoke e decidono di andare insieme al cinema: l’inizio di un conoscersi che dovrà fare i conti con una successiva serie di disavventure: da un numero di telefono smarrito a un tragico incidente, eventi grandi e piccoli proveranno a dissuadere i due dal frequentarsi ma dal momento che Kaurismaki, nonostante la caratteristica cupezza sua e dei suoi personaggi, è sempre stato a proprio modo un ottimista, specialmente per quanto riguarda l'amore, Ansa e Holappa potranno avere un futuro insieme. Forse.

GENOVA - Un progetto complesso quello di riaprire al pubblico la Torre Grimaldina che svetta sui tetti della città di Genova. Palazzo Ducale poco più di un anno fa annunciava di aver vinto l'importante bando accessibilità, per cui il Ministero della Cultura aveva stanziato 2 milioni e 400 mila euro: si era rivelato il progetto più finanziato a livello nazionale poiché era risultato ambizioso sì, ma anche molto efficace. Tra gli obbiettivi, oltre all'abbattimento delle barriere architettoniche del palazzo, c'è proprio quella di rendere nuovamente accessibile la torre simbolo della Repubblica di Genova. 

La torre, costruita a fine Duecento, prima era parte del Palazzo di Alberto Fieschi, poi fu trasformata in carcere tanto che sui muri delle celle si distinguono ancora nettamente le scritte lasciate dai carcerati, come traccia di sé o del proprio passaggio. Per renderla nuovamente agibile e visitabile, però, sono necessari degli interventi strutturali importanti, tra cui la realizzazione di una scala che consenta ai visitatori di apprezzarne tutta la sua bellezza, oltre che tutta la sua storia. 

Genova riscopre il suo Medioevo: un anno di riaperture di musei e torri, eventi e mostre - IL PROGRAMMA

Ecco perché i tempi potrebbero essere più lunghi rispetto a quelli preventivati: il 2024, infatti, era stata la data di consegna dei lavori auspicata dal Comune di Genova, visto che ad ottobre, dall'11 al 13, si terrà l'evento "Ianua", che celebra la Genova Medioevale. Entro quell'occasione, sarà resa accessibile Torre Embriaci, ma Torre Grimaldina potrebbe dover aspettare i primi mesi del 2025 per riaprire del tutto. Non bisogna dimenticare che i fondi sono quelli stanziati dal Pnrr Cultura, ecco perché il rispetto delle tempistiche è molto importante. 

 

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GENOVA - Genova apre le porte ad un altro momento della sua storia e dedica il 2024 alla riscoperta del 'suo' Medioevo: un anno ricco di appuntamenti, conferenze, mostre, ma anche di importanti riaperture, fino all'evento clou "Ianua", in programma dall'11 al 13 ottobre. Sarà l'anno della riapertura in parte del Museo di Sant'Agostino, che custodisce tra i suoi capolavori il Monumento funebre a Margherita di Brabante, sarà l'anno della restituzione delle torri alla città, Torre Embriaci prima e Torre Grimaldina poi (ai primi del 2025, assicura Palazzo Ducale), sarà l'anno della tomba di Luca Fieschi, monumento eccezionale restaurato che Primocanale ha mostrato in anteprima e che si potrà visitare al Museo Diocesano. È nel Medioevo che la città ha messo le radici per diventare la porta sul Mediterraneo, espandendosi ben oltre le sue mura e 'correndo' lungo il mare. Qui nascono le grandi famiglie genovesi, qui la città si trasforma grazie ai suoi crociati, mercanti, ambasciatori, artigiani. 

"L'obbiettivo è quello di risvegliare le coscienze dei genovesi, spesso non consapevoli del patrimonio storico artistico che la loro città custodisce, ma anche di farla conoscere fuori Genova: i genovesi nel Medioevo li troviamo dappertutto, specialmente nel Mediterraneo e, quello che li contraddistingue è il costruire delle vere e proprie 'altre Zene', esportando un modello di società vincente"

Curatore dell'evento scientifico è il professor Antonio Musarra dell'Università La Sapienza di Roma, che ha illustrato quello che sarà un anno ricco di appuntamenti. Il fitto programma, infatti, prenderà il via già dal prossimo finesettimana, con il convegno organizzato da Limes, con la regia di Marco Ansaldo, presso Palazzo Ducale (19-21 gennaio) a tema “L’Impero di Genova. Dal Mar Nero all’Atlantico, la grande espansione nel Medioevo”: tra gli ospiti spiccano lo storico Alessandro Barbero e il direttore di Limes Lucio Caracciolo. Verrà poi svelato il clamoroso riallestimento della Tomba del Cardinale Luca Fieschi presso il Museo Diocesano di Genova, realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo. Seguiranno l'esposizione della Bibbia Atlantica presso la Biblioteca Berio, le mostre presso l’Archivio di Stato di Genova, l’Archivio storico del Magistrato di Misericordia e il Museo Diocesano stesso – con il fondamentale contributo della Fondazione Bruschettini – e presso i Musei Nazionali di Genova, con l’avvincente tematica “Genova e San Giorgio. Storia, immagini e identità di un santo cavaliere tra medioevo e modernità”.

Non mancheranno gli incontri seminariali, le conferenze e le presentazioni di ricerche, volumi e temi legati alla storia medievale della città, in cicli di carattere sia specialistico che divulgativo, con le importanti regie dell’Università degli Studi di Genova, dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, dell’Archivio di Stato di Genova, della Biblioteca Civica Berio, del Centro Studi “Costamagna”, di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e de “La Storia in Piazza” (con una sezione dedicata al tema), della Società Ligure di Storia Patria, dell’Istituto Internazionale di Studi di Liguri, della Fondazione Magistrato di Misericordia e della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica.