"Portate qui i vostri i vostri figli e raccontategli la storia". L'invito arriva da Michele, il fratello di Luigi Matti Altadonna - una delle vittime del crollo di Ponte Morandi - al quale sono stati intitolati i giardini di via Coni Zugna, a Pontedecimo. Uno spazio verde dove Luigi si fermava spesso a giocare, e che diventa luogo simbolico per quella memoria che è "dovere morale e civico - ha sottolineato - con l'auspicio che questo sia un luogo di serenità, di gioia per i bambini, perché questo puntava mio fratello".
A portare il saluto del comune di Genova la sindaca, Silvia Salis. "La memoria è un muscolo che va allenato - ha detto - non bisogna smettere di ricordare quello che è successo il giorno del crollo del ponte Morandi, che è un esempio di mala politica e mala gestione della cosa pubblica, di superficialità e di una serie di colpe che si intrecciano e vanno ad incidere sulla vita delle persone".

La sindaca ha sottolineato l'importanza della presenza ala cerimonia: "Era importante che oggi il Comune di Genova ci fosse - ha detto ed è fondamentale che ci sia per gli anni che verranno. Dobbiamo pretendere dalle istituzioni verità, serietà e una gestione della cosa pubblica che non porti mai più a tragedie di questo genere. Siamo consapevoli di quanto sia difficile riuscire ad identificare le colpe precise, ma non ci dobbiamo arrendere. Dobbiamo chiedere verità: questo non riporterà indietro le persone che amiamo, ma forse impedirà che altri ingiustamente lascino questo mondo".
Tra i presenti Alessio Bevilacqua, oggi consigliere comunale che giocava con Luigi in questi giardini e che ne ha proposto l'intitolazione, oltre ovviamente alla famiglia altadonna e ai partenti di alcune delle vittime del ponte. "Qui c'è il nome di Luigi - ha concluso il padre Giuseppe Altadonna - ma a fianco ci sono altri 42 nomi, tra cui Samuele che era la vittima più piccola".
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IL COMMENTO
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