
C'è il cappello da finanziere sulla bara di Matteo Franzoso, il discesista di 25 anni morto dopo una rovinosa caduta in allenamento sulle Ande, a La Parva. La camera ardente è aperta nella parrocchia di Sant'Edoardo a Sestriere, in provincia di Torino, ai piedi delle piste da sci dove ha iniziato, in Val Chisone.
Oggi pomeriggio i funerali nella stessa chiesa
Una corona di rose, garofani e gigli, tutti bianchi, è sotto la sua foto col volto sorridente. Sul nastro la scritta: "Mamma, papà e Michele", il fratello allenatore. Nella stessa chiesa oggi pomeriggio ci saranno i funerali per lui che, originario di Genova, viveva con la sua famiglia in alta Val di Susa, a Sauze di Cesana e dove riposerà nella chiesa di San Restituto.
La tragedia in Cile
Matteo, cresciuto sciisticamente al Sestrière, aveva riportato un grave trauma cranico dopo aver perso il controllo degli sci all'atterraggio di un salto ad alta velocità, finendo contro una staccionata in legno. Trasportato in elicottero in una clinica di Santiago, era stato messo in coma farmacologico dai medici. Purtroppo la sua situazione è peggiorata, al punto che oggi i medici hanno constatato la morte cerebrale, confermata poi da un comunicato ufficiale della FISI. I genitori erano subito volati in Cile per essere accanto a lui.
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IL COMMENTO
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