
"Ha spaccato il finestrino dell'auto e mi ha preso per un braccio. Sono ancora scossa". L'episodio è avvenuto nel parcheggio P2 vicino all’uscita di Genova Est la sera del 6 agosto. Sono le 18.30 quando la donna diventa vittima di un’aggressione improvvisa e violenta da parte di un individuo ancora non identificato.
Secondo il racconto della donna, lei stava parlando al telefono nella sua auto quando un uomo, descritto come alto circa 1,75 metri e di possibile origine albanese, ha iniziato a urlarle contro senza motivo apparente. La situazione è degenerata rapidamente: l’aggressore l’ha strattonata attraverso il finestrino, ha sputato e lanciato oggetti contro di lei. Tentando di fuggire, la donna ha messo in moto, ma l’uomo ha afferrato una bottiglia di vetro trovata a terra e l’ha scagliata, frantumando il finestrino posteriore sinistro. Frammenti di vetro sono finiti nell’abitacolo, e la bottiglia incriminata è ancora all’interno dell’auto, potenzialmente utile per rilevare impronte.
Il parcheggio, dotato di telecamere, potrebbe fornire indizi, ma la donna lamenta una risposta tiepida da parte delle forze dell’ordine. Dopo aver chiamato il 112, le è stato consigliato di sporgere denuncia il giorno successivo, senza l’invio immediato di una pattuglia. “Ho temuto per la mia incolumità e mi sono allontanata”, ha dichiarato la vittima, che ha poi incrociato un residente locale.
Quest’ultimo ha confermato di conoscere l’aggressore di vista, descrivendolo come un individuo violento solito frequentare il parchetto dei giardini Alberto Nobile, vicino al Cimitero Staglione, dove avrebbe già molestato altre persone e danneggiato veicoli.
La donna, determinata a non lasciare impunito l’accaduto, ha annunciato di aver sporto denuncia il 7 agosto. Nel frattempo, lancia un accorato appello ai residenti e a chiunque frequenti la zona: “State attenti, occhi aperti. L’uomo gira spesso con pantaloncini corti scuri, maglietta nera a maniche corte e cappellino nero con visiera”. Chiede un intervento deciso per evitare che altri subiscano violenze simili, esortando le autorità a intervenire prima che la situazione peggiori.
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IL COMMENTO
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