Mezzanotte e dieci in corso Italia, ‘sciami’ di giovani escono da un locale ed entrano in un altro. Per alcuni la serata è appena iniziata, per altri è ora di andare a casa, ma prima di mettersi alla guida sono attirati come il miele dal presidio fisso della polizia locale che gli offre la possibilità di testare i loro livelli alcolemici senza conseguenze.
Luca, una birra, due gin tonic e un negroni sbagliato dopo, è sicuro di essere negativo: “Punto tutto sul mio metabolismo!”, dice. E però il test lo delude: è positivo, nonostante si senta in piene forze e lucido: ha un livello di alcol nel corpo superiore tre volte ai limiti consentiti; se fosse stato fermato in auto gli avrebbero tagliato la patente e si sarebbe visto sequestrare il mezzo.
L’uso di alcol alla guida è regolato dal Codice della Strada (Decreto Legislativo n. 285/1992), in particolare dall’articolo 186, che fissa il limite generale a 0,5 grammi per litro di alcol nel sangue. Tolleranza zero per neopatentati (primi 3 anni) e ai guidatori sotto i 21 anni. In fila per l’alcol test c’è Stefano, 18 anni, ha appena preso la patente: “Da neopatentato rischio davvero grosso - racconta con consapevolezza - e sono responsabile per chi accompagno a casa, per questo ho bevuto ma non guiderò io, penso che queste iniziative siano molto utili e sicuramente faremo il passa parola tra gli amici”. Le compagnie di amici della generazione z si mettono d’accordo sui gruppi whatsapp per organizzare i turni alla guida quando “vanno a bere”, la regola aurea è: se bevo non guido e per garantire svago e divertimento a tutto si fa un po’ per uno. D’altronde, la stessa campagna ideata, scritta e divulgata dalla polizia locale, non punta il dito contro i giovani bensì lo abbracci: “Bere non è un colpa”, ma “illudersi di poter guidare sì”. I risultati dei test finora eseguiti evidenziano un’incidenza maggiore di positività nelle fasce d’età adulte, con picchi nella fascia 18-30 e un consumo più elevato nelle fasce centrali, mentre i giovani sotto i 18 anni mostrano un comportamento più controllato.
I risultati dei controlli etilometrici “Estate sicura 2025”
Dal 4 luglio al 2 agosto sono stati eseguiti 1177 controlli, con 377 casi positivi (32,0%). Questi positivi sono suddivisi in tre categorie di tasso alcolemico: 162 casi tra 0,5-0,8, 161 casi tra 0,8-1,5 e 54 casi superiori a 1,5.
L’analisi per fasce d’età rivela variazioni significative. La fascia 18-30, con 384 controlli, registra 133 positivi (34,6%), la percentuale più alta, con 19 casi oltre 1,5. La fascia 31-49, con 203 controlli, ha 56 positivi (27,6%), includendo ben 12 casi sopra 1,5 ovvero tre volte tanto il limite consentito. La fascia over 50, con 87 controlli, mostra 14 positivi (16,1%), con solo 1 caso sopra 1,5.
La fascia 14-17, con 40 controlli, ha solo 3 positivi (7,5%), nessuno dei quali supera 1,5.
Le percentuali di positivi sul totale dei controlli indicano che la fascia 18-30 sono le più a rischio, mentre la fascia 14-17 è la meno coinvolta.
La distribuzione dei livelli alcolemici mostra che nella fascia 14-17 i positivi sono concentrati tra 0,8-1,5 (66,7%), mentre nelle fasce più adulte (18-30 e 31-49) i livelli over 1,5 sono più presenti, suggerendo un consumo alcolico più elevato.

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IL COMMENTO
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