Cronaca

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I residenti della strada di Albaro stufi di non avere riscontri alle loro continue segnalazioni: "Aspettiamo che crolli tutto?"
2 minuti e 27 secondi di lettura
di Michele Varì

"Qui la situazione è drammatica, l'auto della mia vicina la settimana scorsa è stata colpita da un masso, non possiamo posteggiare, qui ci sono bambini e paghiamo le tasse" avverte l'abitante Etta indicando la frana.

Transenne perenni

In via Bovio c'è un lungo muraglione che incombe sulla strada ormai dagli anni '90, "le transenne ci sono sempre state, fanno parte del paesaggio", dicono gli albarini che passano di lì ma abitano lontano e che forse possono permettersi di sottovalutare il pericolo.

Già ma alcune settimane, forse mesi, gli abitanti dell'elegante strada di Albaro che sfocia sul mare di corso Italia appaiono più preoccupati, perché sull'asfalto crollano di continuo pietre e parti della vegetazione di quella giungla che nasconde il pericolo.

Nella stagione balneare strada invasa dai bagnanti


La signora Etta che abbiamo intercettato appena scesa con i sacchi della spesa da un taxi è un po' la cartolina dei cittadini della strada, abitanti agiati consapevoli di esserlo, a cui però quel muro che scricchiola sempre di più preoccupa sempre più e non solo perché siamo alla vigilia della stagione balneare quando la strada verrà assalita dai bagnanti a caccia di un posteggio che non si fermano certo davanti a transenne e doppie transenne.

Senso unico per delimitare rischio

A causa delle limitazioni e dei restringimenti via Bovio è diventata a senso unico a salire, divieto che però pochi rispettano, ma neppure questo può preservare da altri possibili crolli e disastri, come denuncia a Primocanale l'abitante Mauro Casaleggio, medico dirigente del polo di riabilitazione della Asl3 del levante, che seriamente preoccupato ha lanciato l'allarme all'amministratore del condominio, al Municipio Medio Levante, ad Aster e al Comune, ovviamente.

Tutti sanno da tempo, ma l'unica cosa che è cambiata in via Bovio sono le transenne che continuano a proliferare: dagli storici new jersey di cemento ormai sepolti dalle piante, alle transenne di metallo, spalmate nella strada con grande generosità, perché come per i gusti di un gelato, due sono meglio di uno. Due strati di transenne  che però possono delimitare il pericolo ma non certo fronteggiarlo.

Abitante medico, "noi vi abbiamo avvertito..."

Pare che a rallentare un intervento di lavori per la messa in sicurezza del fronte franoso sia il fatto che il muraglione che scricchiola sotto la fitta vegetazione sia privato, per questo di mezzo di sono pure avvocati, con tanto di esposti.
Casaleggio però fa notare che la strada, e dunque anche gli inquilini, sono in territorio comunale, "chiediamo solo che si metta in sicurezza prima possibile l'area per evitare una delle tante tragedie annunciate che accadono periodicamente a Genova, poi ci sarà il tempo da parte degli amministratori di rivalersi su altri eventuali responsabili" chiarisce il medico, come ad allargare le braccia, chiudendo poi con una frase che dice tutto: "Poi non dite che non abbiamo avvertito...".

E il pensiero di tutti va alla donna uccisa da una palma poco lontano di qua, in piazza Paolo Da Novi: anche lì un rischio incombente sottovalutato per tanto, troppo tempo

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