Cronaca

Nella notte arrivati tre fratelli con la madre, ospiti alla Foce. Parte un militare ucraino residente a Savona: "Vado a combattere"
1 minuto e 25 secondi di lettura

GENOVA - Mentre le autorità organizzano gli aiuti e il trasporto dei profughi verso la Liguria, le prime persone stanno arrivando in queste ore in autonomia. Questa notte è arrivata a Genova una famiglia in auto dall'Ucraina.

Sono tre fratelli con la loro madre, Elena, mentre il padre è restato in patria a combattere. Sono ospiti di una zia, Alina, ucraina che risiede in Italia, nel quartiere genovese della Foce. 

"Hanno viaggiato per tre giorni e tre notti", racconta la zia Alina. Elena, la madre, è arrivata con i suoi bambini, "sono stanchi e preoccupati. Il figlio maggiore Maxim ha 13 anni, Caterina ha 8 anni, il piccolo è Dennis, in Ucraina frequenta l'asilo".

"La sensazione più forte è quella di essere arrivata qui sana e salva", dice di Elena la zia. Elena che "non riesce a parlare perché continua a piangere". Elena fa la fisioterapista, il marito è prete ortodosso. "Non poteva andar via", dice zia Alina.

Duro il racconto di quel che sta accadendo a casa loro: "Hanno bombardato l'aeroporto, lanciato bombe all'ingresso della città di Lutsk, vicino a Leopoli", dice ancora zia Alina. "Per i bambini abbiamo bisogno di vestiti e di cibo", dice Alina. "Se qualcuno ci aiuta e può portare qualcosa". "Io ho bisogno di un lavoro", dice Alina, "non di elemosina".

Un pullman giunto a Trieste nella sera di domenica ha portato in Liguria altri profughi mentre mercoledì è atteso l'arrivo dei primi 13 ucraini il cui viaggio è stato organizzato dalla Comunità ucraina genovese.

E nella notte - racconta a Primocanale Vitaly Tarasenko, il cappellano della comunità ucraina - è partito da Savona un militare ucraino residente nella città ligure. La partenza per andare a combattere per il suo Paese, ma subito prima ha chiesto al cappellano la benedizione. 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 28 Febbraio 2022

Profughi dall'Ucraina, servono il cuore dei liguri e una realpolitik

Quando ci sono state le alluvioni, quando si è sbriciolato il ponte Morandi e nei mesi duri della pandemia, ho potuto toccare con mano, per ragioni professionali, quanto cuore abbiano i genovesi. Pronti a dare una mano, a rimboccarsi le maniche, a fare tutto ciò che potesse servire per consentire al
Domenica 27 Febbraio 2022

Toti: l'Italia dia subito armi gratis all'Ucraina

Giovanni Toti propone che l'Italia, Paese dalla grande tradizione nell'industria marziale, fornisca gratuitamente armi all'esercito ucraino e agli insorti."L'Italia - scrive il cofondatore di Coraggio Italia e presidente della Liguria sul suo profilo Facebook - è un grandissimo produttore di armi of
Domenica 27 Febbraio 2022

"Noi non siamo soli", la marcia a Genova per chiedere la pace in Ucraina

Un migliaio di persone in piazza De Ferrari a cantare l'inno ucraino