Una nuova aggressione in uno degli ospedali di Genova. Questa volta a riportare una prognosi di 40 giorni è stato l'agente di polizia in turno al posto fisso dell'ospedale Galliera. Il poliziotto era intento a lavorare al posto fisso di Polizia durante il proprio turno (è previsto che il lavoro venga svolto da una sola unità) ma quando è stato chiamato perché un paziente agitato risultava pericoloso è stato aggredito. L'ultima violenza, che aveva coinvolto un'infermiera, era stata solo dieci giorni fa.
L'aggressione al Galliera
L'aggressione è avvenuta nella tarda mattinata di ieri, quando un uomo francese in attesa di una visita psichiatrica ha dato in escandescenza ed è così stato chiesto l'aiuto dell'unico poliziotto in turno al posto fisso di Polizia all'interno dell'ospedale. Durante l'intervento c'è stata una colluttazione e l'agente ha riportato la rottura di due dita della mano.
La denuncia del Siap: "Inutile tenerlo aperto con un solo agente"
"È un dato di fatto che sul territorio genovese, oltre ad esserci evidenti difficoltà a prestare in tempi ragionevoli l'assistenza di pronto soccorso a causa di carenze di personale, mancano investimenti coordinati anche sul fronte della sicurezza - scrive Roberto Traverso, segretario generale provinciale SIAP Genova -. Come abbiamo già ripetutamente segnalato alla Questura è assolutamente inutile tenere aperto un presidio di Polizia affidandolo a una sola unità, la quale tra l'altro a rigor di regolamento non dovrebbe nemmeno intervenire da sola in situazioni di pericolo come quella di cui stiamo parlando ma dovrebbe limitarsi a far intervenire la volante presente sul territorio".
"A dimostrazione di quanto sopra esposto basta ricordare che il malcapitato poliziotto che ha subito l’aggressione non percepisce nemmeno l’indennità esterna perché non potrebbe appunto uscire dall’ufficio. (Chiederemo alla Questura che venga riconosciuto tale emolumento). Per questo torneremo nuovamente a chiedere al Questore di coinvolgere il Prefetto di Genova per ottenere il necessario coordinamento finalizzato ad implementare tutti i tre presidi polizia presenti negli ospedali genovesi coinvolgendo, rispettivamente nell’ambito delle proprie specifiche competenze, la Polizia Locale e la Vigilanza privata".
"Naturalmente per mettere in atto un efficace coordinamento occorrono anche investimenti economici - conclude -, visto che la vigilanza privata dovrà essere assunta da chi gestisce gli ospedali".
IL COMMENTO
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