Cronaca

1 minuto e 24 secondi di lettura

GENOVA - Avrebbe tentato quella stessa sera di abusare di un'altra ragazza uno dei giovani francesi accusati di aver violentato una studentessa di 19 anni a bordo della nave Msc Seaside un settimana fa.

Il dettaglio emerge dall'ordinanza di custodia cautelare in cui la gip Elisa Camposaragna ha disposto il carcere per due dei tre 19enni autori della presunta violenza sessuale di gruppo. Si tratta di un'altra studentessa, a bordo con la sua classe. Anche lei sarebbe stata attirata in cabina con una scusa. Poi uno degli arrestati aveva cercato di baciarla contro la sua volontà ma lei era riuscita ad allontanarsi e aveva subito avvertito un professore affermando che "alcuni francesi avevano cercato di molestarla sessualmente".

Per la giudice i due che hanno partecipato direttamente allo stupro della liceale di Roma hanno agito con "modalità spregiudicate" in quanto "dopo essersi dimostrati amichevoli con la ragazza e averle offerto vari drink - scrive la gip - ne ottenevano la fiducia attirandola nella cabina" e "hanno agito con spregiudicatezza dimostrandosi incapaci di dominare le proprie pulsioni sessuali" Per il terzo, che si sarebbe limitato a osservare la scena in silenzio, sono stati invece disposti gli arresti domiciliari ma non può lasciare l'Italia né la città: per questo dovrà scontare la misura cautelare in un'abitazione a Genova.

I tre francesi, provenienti dalla Regione dell'Haute France e difesi dall'avvocato Andrea Scardamaglio, nell'interrogatorio di garanzia hanno invece respinto le accuse parlando di un rapporto sessuale che sarebbe stato consensuale. Erano stati arrestati dai poliziotti della Polmare sabato nel porto di Genova dopo la denuncia della ragazza che, sotto choc, aveva raccontato prima ad alcuni compagni di classe e poi ai suoi professori quanto le era accaduto.