Cronaca

Due belle storie in fotocopia nel giro di pochi giorni nel centro storico
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Pochi giorni fa a perdere il portafoglio è stato un operaio sudamericano, ieri uno studente genovese di 18 anni appena compiuti: dentro denaro, rispettivamente settanta e cinquanta euro, e poi bancomat, documenti, codice fiscale, patente e foglio rosa (dello studente).

Si sa, in questi casi dopo avere rovistato disperatamente in ogni tasca e ogni angolo della borsa o dello zaino ci si dispera, ci si arrabbia con sè stessi, e quasi sempre la storia finisce male: si è costretti a fare con urgenza una denuncia per bloccare il bancomat, rifare i documenti, spese che lievitano e tante perdite di tempo.

Ma a volte i piccoli drammi della perdita di un portafoglio finiscono bene: nel tanto vituperato centro storico culla della città più dolente è successo due volte nel giro di pochi giorni.

A trovare i due portafogli due persone perbene che senza esitazione lo consegnano alla prima persona in divisa che incontrano. In questi casi agenti di polizia. A questo punto la prassi è che attraverso la banca dati delle centrali operativa si arriva ad avere in tempi rapidi il numero di cellulare di chi ha smarrito il portafoglio o di un suo familiare. Poi la telefonata più attesa che cancella il piccolo incubo: "Signor...  ha perso il portafoglio, è stato trovato da un passante, due poliziotti l'attendono per consegnarglielo".
 
La felicità in fondo può arrivare anche da una telefonata di un poliziotto, o di un carabiniere, perchè ci sono tanti delinquenti, ladri, truffatori, spacciatori, violenti, ma anche, e sono molte di più, persone oneste che quando trovano un portafoglio hanno un solo desiderio: ritrovare il proprietario per consegnarlo.  "Lo faccio perchè spero che qualcuno possa fare lo stesso nei mie confronti, eppoi essere gentile mi far stare bene". Ecco, la bellezza gratuita di fare del bene per il gusto di farlo. Normale.

Piccoli gesti, come consegnare un portafoglio. piccole belle storie, ordinarie, e chissenefrega se sui social in tanti leggendo queste righe ironizzeranno (quasi sempre senza arrivare alla fine dell'articolo) con le solite sbrigative frasi, "ma che notizia è?". o "l'ho fatto anche io e nessuno ha scritto niente".

Ogni tanto fa piacere ed è giusto dare rilievo e dignità alle piccole grandi notizie che scaldano il cuore a chi ne beneficia e regalano una speranza a tutti: la speranza che questo poi, a ben vedere, non è un mondo di ladri.