Cronaca

L'allenatore chiedeva foto e video "hot" ai suoi allievi. È successo in una società della Valpolcevera
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GENOVA - Si spacciava per una ragazzina per ricevere foto e video dai ragazzini che poi allenava sul campo di pallone in Valpolcevera.

Una storia che ha del macabro e che va a confermare i continui appelli della polizia postale è avvenuta a Genova. Come riportato nella edizione odierna del Secolo XIX, un allenatore di calcio di 25 anni è stato arrestato e messo ai domiciliari dopo che si sarebbe scoperto che per adescare i ragazzini che ogni giorno allenava (due leve junior) si fingeva una loro coetanea, così da agganciarli su Instagram e chiedergli di "spostarsi" in alcune chat private di Telegram dove, per un discorso di crittografia, poteva ricevere anche foto e video con più facilità.

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A inchiodarlo è stata l'indagine dei detective del Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica della Liguria specializzati proprio in questo genere di accertamenti, partita dopo la denuncia di una famiglia che non capiva che cosa stesse succedendo a loro figlio sui suoi profili social.

L'allenatore è stato poi arrestato: nel corso dell'interrogatorio avrebbe ammesso le sue responsabilità.