Cronaca

Lavori avviati ma non conclusi. Il rogo doloso pochi giorni dopo il lancio del progetto di rilancio
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GENOVA-E' partito dal monte Moro l'incendio che ha stretto in un morsa di fuoco il levante di Genova fra le alture di Quinto e quelle di Nervi: lo hanno accertato i militari dei carabinieri della Forestale.

Le fiamme hanno lambito la chiesetta di Apparizione, in via Lanfranco, circondata dal fuoco e salvata dai lanci del Canadair che sin dalle prime luci del giorno ha fatto la spola fra il mare e le alture. La beffa è arrivata a metà mattinata quando le autobotti dei pompieri al lavoro dalla notte sono rimaste senz'acqua e sono state costrette a tornare in città per il rifornimento, il tutto a pochi metri dalle nuovissime bocchette antincendio, ancora a secco, come hanno spiegato gli operai al lavoro sull'intera cornice di via Lanfranco, per dotare la zona dell'atteso impianto anti incendio. 

Mentre sono ancora in corso le operazioni di bonifica dal pomeriggio una squadra di volontari sta affrontando un nuovo incendio a Testana, Avegno, con tre fronti di fiamme.

Pochi dubbi sull'origine dolosa dei roghi, partiti da più punti della vegetazione. Le indagini per identificare i piromani sono state avviate dai carabinieri della Forestale che hanno già perlustrato i sentieri del monte Moro alla ricerca di eventuali inneschi lasciati dagli incendiari.

Agli inquirenti non sfugge che il fuoco sia divampato proprio pochi giorni dopo il lancio del bando comunale per un grande progetto di recupero per salvare Monte Moro dall'abbandono restituendo all'area l'antica osteria distrutta da un incendio nel 2009, creare aree di sosta e picnic e trasformare in attrazioni turistiche i bunker militari.

Al bando si potrà partecipare fino al 28 febbraio prossimo, si tratta di un project financing finanziato dai privati che dovranno essere "operatori economici" e saranno scelti dal Comune in base alla proposta più meritevole.