IMPERIA - Il gup di Imperia Paolo Luppi si è dichiarato incompatibile, oggi, all'udienza preliminare nei confronti dei 10 indagati dell'inchiesta che a fine maggio del 2022 ha visto finire in carcere l'allora sindaco di Aurigo, Luigino Dellerba e l'imprenditore Vincenzo Speranza della "Edilcantieri Costruzioni srl". Quest'ultimo accusato di aver ceduto a Dellerba una mazzetta di duemila euro, in cambio dell'ottenimento di lavori pubblici.
"Il fascicolo sarà trasmesso al dottor Massimiliano Botti - ha affermato l'avvocato Carlo Fossati, difensore di Dellerba -. L'incompatibilità deriva dal fatto che durante la fase delle indagini preliminari il dottor Luppi credo abbia firmato qualche proroga d'intercettazione e quindi ha preferito dichiararsi incompatibile".
"Si valuteranno i riti alternativi - prosegue - che chiederemo per le nostre posizioni. Vedremo che atteggiamento prenderà la procura e decideremo. Per la strategia difensiva vogliamo verificare la procura come intende orientarsi su un'ipotesi di accordo oppure chiederemo un giudizio abbreviato".
"Sarà un rinvio tecnico - ha detto l'avvocato Roberto Trevia, che difende i fratelli Speranza-. Siamo pronti a rispondere con serenità delle nostre responsabilità. Vedremo le contestazioni e valuteremo cosa sarà più opportuno fare, puntiamo al rito abbreviato".
Tra i filoni investigativi più rilevanti c'è quello in cui Vincenzo Speranza è indagato assieme all'allora geometra del Comune di Imperia Marino Masi. Entrambi vennero raggiunti, nel luglio 2022, da misure cautelari: il primo agli arresti domiciliari mentre per il il secondo venne disposta la sospensione dall'esercizio della funzione pubblica. Dalle indagini, emerse che Speranza e il geometra si erano accordati per dissimulare la reale entità dei lavori di manutenzione, affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri, presso il cimitero di Oneglia. Interventi eseguiti nel dicembre del 2021, del valore effettivo di 5mila euro, per i quali avrebbero fatto risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25mila euro. Secondo l'accusa, inoltre, il geometra avrebbe ricevuto da Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei lavori, la fornitura di materiali e l'installazione d'impianti presso un'abitazione di sua proprietà.
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