Cronaca

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GENOVA - "Non c'entro nulla, posso dimostrarlo" così Alessandro Piana, vicepresidente di Regione Liguria in una conferenza stampa convocata ad hoc per esporre a tutti la sua posizione di estraneità ai fatti rispetto all'inchiesta sui festini a luci rosse con escort e cocaina che hanno portato all'arresto l'architetto genovese Alessandro Cristilli e l'albergatore Christian Rosolani.

Il nome di Piana compare nell'ordinanza sulla custodia cautelare per i due indagati: l'esponente politico a detta degli inquirenti, come Rosolani, avrebbe partecipato a una festa nella villa con piscina di Cristilli in via Monte Fasce, ad Apparizione, nel marzo dello scorso anno.

Non sono imputato e quindi fino a qualche ora fa non avevo accesso al fascicolo. Arrivato a a Genova io e il mio avvocato abbiamo provato a ricostruire quella giornata di cui si parla negli atti. È una vicenda che ha del grottesco. Ho svolto una giornata comprovata, alla sera sono arrivato a casa alle 21, dove ho anche fatto una successiva video call”.

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“Dispiace, lo dico da padre di famiglia, da marito, non ho mai partecipato a festini, non sono mai andato a prostitute e non mi sono mai drogato. Non ho mai fumato neanche mezza cannetta. Sono disposto a fare gli esami del sangue e del capello, per comprovare il tutto. Mi auguro, aldilà della situazione tragicomica, si faccia al più presto chiarezza”.

Non avendo mai partecipato a festivi con escort e quant’altro subito mi è venuto quasi da sorridere - continua Piana -. Uno scherzo di cattivo gusto. Poi dopo gli articoli ho iniziato a preoccuparmi: è spaventoso pensare che chiunque possa fare il tuo nome e subito si finisce negli atti. Se è così, nessuno tra i politici può sentirsi al sicuro. Ho comunque fiducia nelle istituzioni, non conosco gli imputati e nessuna escort".