Cronaca

Pierangelo Piras ha vissuto l'aggressione in diretta al telefonino: "A mio avviso quell'uomo ha aggredito Rossella perché lei non l'ha assecondato. Lei non ricorda perchè ancora molto scossa". Le indagini però per ora non scartano nessuna ipotesi
1 minuto e 52 secondi di lettura

GENOVA -"Quell'uomo a mio avviso ha aggredito mia moglie per tentare di violentarla...".

E' la tesi di Pierangelo Piras, marito di Rossella Salis, la sessantenne assalita da un clochard nei giardini del giro del Fullo, in Valbisagno.

L'uomo si è convinto che Luca Iacobelli (nella foto), questo il nome dell'aggressore poi fermato dalla polizia, avrebbe assalito la moglie perché lei si è opposta ad un'aggressione di tipo sessuale, "io ho vissuto tutto in diretta perché sono stato il primo ad accorgermi di quanto stava accadendo visto che ero al telefono con lei e l'ho sentita urlare quando è stata colpita, siccome ero poco distante in pochi minuti in auto sono arrivato al Giro del Fullo, sono arrivato lì prima delle ambulanze e della polizia e da quello che ho visto penso quel disperato, siccome in giro a quell'ora non c'era nessuno, ha cercato di trascinarla in un angolo, e l'ha colpita e le anche rotto un braccio perché lei si è opposta e ha reagito...".

Ovviamente questa per ora rimane solo un'ipotesi del marito della donna ferita, ipotesi non suffragata da nessun elemento visto che le indagini sono state avviate dai poliziotti delle volanti e della squadra mobile e per ora non escludono nessuna possibilità: il gesto di pura follia, un tentativo di rapina o di molestie sfuggito di mano al trentenne, o anche un raptus di rabbia del clochard dettato dal fatto che la donna aveva occupato la panchina dove lui bivaccava da giorni.

A questa ipotesi non crede Pierangelo Piras: "Di panchine all'ombra a quell'ora ce ne sono tante in quei giardini" garantisce il marito della donna, che in ospedale ha già parlato con la moglie: ma non le ha chiesto nulla dell'aggressione: "Non ricorda niente perché è ancora molto scossa".

Dalla vittima al "carnefice", i genitori di Luca Iacobelli nelle scorse ore, come ha confermato la dirigente delle "volanti" Maria Teresa Canessa, sono andati in questura raccontando il dramma di avere un figlio con molti problemi. "Luca era sparito nel nulla, non rispondeva al telefono e aveva abbandonato anche i  social per non avere più rapporti con nessuno, neanche con noi" hanno ammesso addolorati, aggiungendo che sono molto dispiaciuti per quanto ha fatto il figlio alla donna aggredita: "Ci dispiace e siamo molto vicini ai familiari".