GENOVA - "Se non interveniva quel ragazzo mia madre sarebbe morta. Queste persone vanno controllata da qualcuno perché non possono andare in giro e fare così senza che nessuno ne risponda". Lo denuncia il figlio della donna aggredita a Genova Struppa in un giardino pubblico da un uomo che senza un motivo apparente l'ha colpita alla testa con una pietra. Un testimone ha messo in fuga l'aggressore che è stato poi arrestato. La donna è ricoverata in prognosi riservata in ospedale ma le sue condizioni sono in miglioramento.
"Quello se ne è andato come se nulla fosse, come se per lui fosse la normalità aggredire una persona con una pietra quando è priva di sensi. Non so cosa gli sia passato per la testa - ha detto ancora il figlio -. La mamma era al telefono con papà ed era seduta sulla panchina. Non si è capito se è arrivato da dietro, alle spalle. È stato un animale. Mi tremano ancora le mani a pensare a come l'ho vista ieri. E' tanto se sono riuscita ad abbracciarla mia mamma. Il mio vicino mi ha detto che questa persona girava lì da tre giorni e che si capiva che non dava segni di equilibrio. Ma nessuno ha fatto niente, tutti stanno zitti. Poi succedono queste cose qua".
"Speriamo che mia mamma guarisca presto e che diventi solo un brutto ricordo che vada via velocemente. Ho solo rabbia dentro ed è una cosa brutta da avere dentro, chiusa e non poterla sfogare. Sapere che però mia mamma è stabile è un primo passo per togliermi questo mattone dallo stomaco".
La donna nel frattempo è stata trasferita dall'ospedale San Martino al reparto di rianimazione del Galliera. Le sue condizioni "sono migliorate e attualmente possono essere definite stabili" e " non è stata mai sottoposta a coma farmacologico". La prognosi resta riservata.
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