GENOVA - Gli anarchici arrestati ieri dalla Dda di Genova facevano proselitismo anche nelle scuole, coinvolgendo minorenni da fare diventare "nuove leve". E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta sul gruppo di fondatori e redattori del periodico Bezmotivny, ritenuti appartenenti alla Federazione anarchica informale. Alcuni degli indagati partecipano alle riunioni del collettivo studentesco di Carrara e alle manifestazioni contro l'alternanza scuola-lavoro per, scrive il giudice nell'ordinanza, "plasmare le giovani menti e pian piano catturarle all'idea anarchica" e indirizzarle in particolar modo verso l'azione violenta.
Quella portata avanti dal gruppo, per gli investigatori della Digos coordinati dal sostituto procuratore Federico Manotti, non è solo propaganda sul periodico. Il sospetto degli inquirenti è che gli anarchici indagati sarebbero gli autori di alcuni attacchi incendiari ai macchinari della Marmi Walton Carrara, del novembre 2022, rivendicati con anticipo "sospetto" sulla rivista d'area. Ieri durante le perquisizioni gli investigatori hanno trovato una pistola giocattolo senza tappo rosso nel circolo anarchico 'Gogliardo Fiaschi' di Carrara. L'arma finta è stata sequestrata così come computer e altri dispositivi elettronici e materiale cartaceo. Domani inizieranno gli interrogatori davanti al giudice.
Il pm ha ottenuto gli arresti domiciliari per Gino Vatteroni, Paolo Arosio, Gaia Taino (insegnante di matematica al liceo scientifico di Carrara), tutti residenti a Carrara. In carcere è finito Luigi Palli, anche lui vive a Carrara. Obbligo di dimora per Luca Aloisi (L'Aquila), Andrea Grazzini e Jessica Butori (Lucca), Veronica Zegarelli (Imola) e Michele Fabiani (Campello sul Clitunno, Perugia). Una decima persona, Francesco Rota (Spoleto), è solo indagata.
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