Avevano seguito un uomo in autostrada a bordo del suo autocarro, reo forse di aver tagliato la strada, gli avevano lanciato sassi e oggetti, lo avevano costretto ad accostare per poi riempirlo di botte e di insulti, anche in lingua araba. Fuggendo via, per via delle molte persone giunte in suo soccorso, lo avevano poi investito facendolo sobbalzare e trascinandolo per diversi metri, dopo averlo sbattuto sul parabrezza dell'auto. Per l'uomo, ricoverato poi in ospedale, la prognosi è stata di 45 giorni. E per i quattro aggressori invece è scattato l'arresto da parte della Polizia di Stato genovese per tentato omicidio.
I fatti risalgono allo scorso fine marzo, in autostrada lungo la A10 tra Pra' ed Arenzano. Il ferito aggredito è un uomo di nazionalità marocchina, i quattro arrestati erano subito fuggiti e usciti al casello di Arenzano due degli occupanti erano scesi fuggendo. L'auto era poi stata intercettata dalla Polizia all'area di servizio di Piani di Invrea e i due a bordo (uno slavo e un sudamericano) erano stati arrestati per flagranza di reato. In pochi giorni sono poi stati identificati gli altri due, arrestati per tentato omicidio con l’aggravante di aver agito per motivi di odio etnico, entrambe italiani. Il primo è stato arrestato il 22 aprile mentre il secondo si è consegnato qualche giorno dopo a Marassi accompagnato dal suo avvocato.
L’indagine è stata coordinata dalla Procura presso il Tribunale di Genova e condotta dai poliziotti della Sottosezione Polizia Stradale di Genova Sampierdarena in collaborazione con la Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria “Liguria” di Genova.
IL COMMENTO
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