Cronaca

Il cadavere in avanzato stato di putrefazione di un 47enne anni rinvenuto dal fratello arrivato da Londra dopo la segnalazione dell'amministratore: la porta aperta da un fabbro
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GENOVA - Era residente in Svizzera da anni, ma dall'autunno scorso era andato a vivere nella villa da 350 metri quadrati nel cuore di Albaro rimasta vuota dopo la morte degli anziani genitori.

Un quarantasettenne di origini nobili è stato trovato senza vita nella dimora a due mesi dal suo decesso: il cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto a terra accanto al letto. Nella casa tracce di sangue sul tavolo della cucina, dove sono stati rinvenuti anche i suoi occhiali infranti. Ma non ci sarebbe nessun mistero: il decesso sarebbe di origini naturali.

L'uomo era sofferente di epilessia, forse a stroncarlo è stata una crisi epilettica. Il magistrato come da prassi ha disposto l'autopsia.

L'allarme è stato lanciato dall'amministratore del palazzo a cui alcuni vicini di casa avevano segnalato da giorni una puzza nauseabonda provenire dalla porta della residenza.

L'uomo così ha segnalato tutto al fratello del quarantasettenne, che vive da anni a Londra.

E' stato lui a scoprire il cadavere in avanzato stato di decomposizione.
Dopo essere volato a Genova, ha raggiunto la casa di Albaro. Qui quando si è trovato davanti alla porta della villetta di Albaro chiusa dall'interno ha chiamato un fabbro per fare aprire la porta: dentro la terribile scoperta del cadavere in avanzato stato di putrefazione. Una scena da film horror.

Nella villa sono giunte le pattuglie delle volanti e gli esperti della scientifica: ma nell'abitazione non ci sono tracce di altre persone, né di aggressioni. Una vicina di casa ha detto di avere visto l'ultima volta l'uomo nell'ottobre scorso, poi sino a circa due mesi fa ha visto solo delle luci filtrare dalla finestre dell'abitazione.

Foto d'archivio

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