GENOVA - È stata impugnata in Cassazione, dalla procura generale, la sentenza della corte di appello che ha condannato con una multa di 2.582 euro i quattro poliziotti del reparto mobile di Genova che picchiarono il giornalista de La Repubblica Origone. L'aggressione risale al 23 maggio 2019 durante gli scontri tra i manifestanti e la polizia in piazza Corvetto, in occasione di un comizio di CasaPound.
Per il procuratore generale Alessandro Bogliolo i quattro agirono con dolo e non fu un eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi. "Nel momento in cui sono stati inferti alla vittima non solo ripetuti colpi di sfollagente alla testa, alla schiena e alle mani ma anche numerosi calci, tale scelta si pone al di fuori di quanto autorizzato dalla normativa regolamentare applicabile agli operanti di polizia durante gli interventi di ordine pubblico", si legge nel ricorso.
"Nessuna proporzionalità - scrive il pg - esisteva nel caso di specie laddove l'Origone, fermo e silente, non rappresentava alcuna minaccia per l'ordine pubblico, né per l'incolumità degli operanti di polizia, né, manifestava un seppur blando atteggiamento adesivo rispetto alla parte di manifestanti potenzialmente aggressivi". I quattro agenti avevano scelto il rito abbreviato e in primo grado erano stati condannati a 40 giorni di carcere per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi. La procura aveva chiesto, sia in primo grado che in appello condanne più pesanti giudicando le lesioni "dolose" e non colpose come definite in primo grado.
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