Cronaca

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GENOVA - Sei cittadini stranieri di età compresa tra 24 e 28 anni, originari della Costa D'Avorio ma residenti a Genova, sono stati arrestati giovedì mattina dalla squadra mobile di Genova per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Il fermo è arrivato grazie a un decreto emesso dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Catania. Il blitz è scattato in un appartamento in via Fillak a Sampierdarena dove risiedono quasi tutti gli arrestati. Di questi alcuni lavorano regolarmente, altri sono richiedenti asilo in attesa di permesso di soggiorno. Secondo gli investigatori i sei farebbero parte di un'ampia rete di 'passeur' che dalla Guinea e dalla Libia si occupava di far arrivare i migranti nel nostro Paese e, dopo lo sbarco sulle coste della Sicilia di supportarli, ovviamente dietro compenso per le varie tappe, nel viaggio attraverso l'Italia fino alla Francia.

L'indagine avviata un anno fa ha visto in tutto una ventina di arresti. In base a quanto spiegato nel decreto di fermo, "sodalizio criminale" in Italia era fondato su tre gruppi principali, uno in Piemonte, uno in Liguria e uno a Ventimiglia e la 'presa a carico' del migrante era completa, dall'aggancio all'estero al viaggio in Italia fino allo "sconfinamento" in Francia: compresa nel prezzo anche "l'ospitalità che comprendeva vitto, alloggio e indumenti quando lo sconfinamento non potrà esser effettuato nell'arco di breve tempo, la reiterazione dei tentativi quando il primo dovesse fallire e la rimodulazione dello sconfinamento" si legge tra le 700 pagine del decreto di fermo.

Dopo la richiesta di convalida emessa dal sostituto procuratore della dda di Genova Federico Manotti, stamattina i sei, difesi dagli avvocati Antonella Cascione, Andrea Guido ed Emanuele Tambuscio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il gip Matteo Buffoni si è riservato. Alcuni degli arrestati di ieri erano già finiti in manette e poi rilasciati un mese fa in un'operazione congiunta della polizia italiana e di quella francese tra Ventimiglia e Mentone coordinata dal Procura di Imperia.

(foto d'archivio)