GENOVA -Solo l'anno scorso sono stati abbattuti in Liguria quasi 15 mila cinghiali da cacciatori e agenti della regione Liguria, buona parte dei cinghialisti però da mesi a Genova non vanno più a caccia perchè gli animali uccisi nell'area della peste suina devono essere smaltiti nell'inceneritore e non possono essere consumati. Una normativa che agevola il proliferare dei cinghiali che sempre più rappresentano un problema nei centri abitati, per incidenti e aggressioni, come quella capitata ad Albaro.
A detta di Valerio Vassallo, dirigente del nucleo delle Guardie di Vigilanza Faunistica ambientale della Liguria, il numero dei cinghiali nella nostra regione potrebbe essere intorno ai 50 mila esemplari.
"Tanti, troppi," come denuncia Giuseppe Damerio, 69 anni, l'ingegnere in pensione residente ad Albaro azzannato alcune sere fa alle 18 davanti al suo garage da un grosso cinghiale.
L'animale è diventato aggressivo quando si è accorto di essere rimasto chiuso nel cortile dei garage perchè il cancello che da cui era entrato era stato involontariamente chiuso alle spalle.
L'ungulato ha così puntato e aggredito il sessantenne, che ha riportato ferite alla gamba sinistra. L'uomo è stato medicato in ospedale e dimesso con 20 giorni di prognosi: non è grave anche se molto spaventato.
I medici gli hanno detto che per pochi centimetri le zanne non hanno reciso l'arteria femorale, una ferita che avrebbe potuto trasformare l'aggressione in tragedia.
Damerio dalla sua casa di via Zara precisa: "Io non sono un cacciatore e i cinghiali mi piace ammirarli in libertà quando faccio le escursioni, ma è innegabile che ora in città ce ne sono troppi, nelle vie di Albaro ormai si incontrano quasi ogni sera".
Parole che trovano conferma dal titolare di un bar nella zona di via Boselli poco lontano dal cortile dove è avvenuta l'aggressione: "Qui la sera ci molte persone che non portano più fuori il loro cane per paura dei cinghiali, è assurdo, ed ingiusto".
Un'invasione, quella dei cinghiali urbani, combattuta da un manipolo di agenti del nucleo regionale di vigilanza faunistica ambientale, in tutto 30 uomini, di cui la metà a Genova. Pochi, pochissimi per limitare questa pericolosa invasione. Ci sono poi comuni, come Genova, che hanno investito denaro per acquistare le attrezzature (fucili, fuoristrada e gabbie) per unirsi nella lotta agli ungulati con tanto di agenti municipali cacciatori disposti a imbracciare le doppiette per impallinare i cinghiali: ma la caccia grossa degli agenti del sindaco Bucci non è mai partita.
IL COMMENTO
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