Cronaca

3 minuti e 55 secondi di lettura

TAGGIA - Il sindaco di Taggia Mario Conio ha vietato l'utilizzo dell'acqua a uso alimentare, igienico e per qualsiasi altro scopo per un possibile inquinamento da solvente 1,2,3-Tricoloropopano, che interessa l'acquedotto. La segnalazione è giunta nel corso della mattinata di sabato. E' stata rilevata la presenza della sostanza inquinante in quantità superiore di 50 volte al limite di legge.

Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia, in accordo con il Comune, ha attrezzato due autobotti, una per Taggia, in piazza 4 Novembre e una ad Arma, presso villa Boselli, per fornire acqua potabile alla cittadinanza.

Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale a Protezione Civile e ambiente Giacomo Giampedrone stanno seguendo l’evolversi della situazione – in stretto contatto con il sindaco di Taggia Conio e il presidente della provincia di Imperia Claudio Scajola, Protezione Civile e Arpal – legata alla presenza, in un primo pozzo di emungimento che rifornisce l’acquedotto di Taggia, dell’agente tossico 1,2,3-Tricloropropano.

Subito dopo l'entrata in vigore dell'ordinanza molti cittadini si sono recati nei supermercati della zona per rifornirsi di acqua. Preoccupati anche bar e ristoranti. Il timore è che l'emergenza possa durare a lungo. 

Il rinvenimento di tale sostanza tossica è avvenuto a seguito di uno dei dieci campionamenti effettuati nella giornata di venerdì dalla Asl1, che ha portato all’emissione da parte del sindaco di un’ordinanza precauzionale di divieto di utilizzo dell’acqua potabile proveniente dall’acquedotto comunale. Si attendono in queste ore gli esiti degli altri 9 campionamenti riferiti a territori limitrofiIn prefettura a Imperia è stato organizzato un tavolo di coordinamento tecnico per la gestione della situazione. “Regione Liguria si è subito attivata per il tramite dell’agenzia Arpal che, in queste ore, sta facendo tutti gli approfondimenti di laboratorio necessari riferiti anche ai campionamenti effettuati nei territori limitrofi – dichiarano il presidente Toti e l’assessore Giampedrone – Protezione Civile è pronta a intervenire, siamo in attesa di ulteriori sviluppi: per ora l’unico provvedimento assunto è l’ordinanza del Comune di Taggia che vieta l’utilizzo a qualsiasi scopo dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale”.

Il primo cittadino di Taggia Conio ha commentato: "Stiamo lavorando per cercare di capire quale è stata la fonte di questo inquinante. Speriamo che questa situazione si ridimensioni rapidamente, vorrei escludere l’origine dolosa di questo atto che potrebbe essere frutto di qualche sversamento fatto da ignoti di prodotti come solventi che vanno ad alterare gli equilibri dei nostri acquedotti, ma è presto per poterlo dire".

COSA E' IL 1,2,3-TRICOLOROPOPANO -  L'1,2,3-tricloropropano (TCP) è un composto organico la cui formula chimica è: CHCl(CH2Cl)2. È un liquido incolore che viene utilizzato come solvente e in altre applicazioni speciali. L'1,2,3-tricloropropano è prodotto dall'aggiunta di cloro al cloruro di allile. Può anche essere prodotto come sottoprodotto, inoltre viene prodotto in quantità significative come sottoprodotto indesiderato della produzione di altri composti clorurati come l'epicloridrina e il dicloropropene. Storicamente è stato utilizzato come solvente per pitture o vernici, agente pulente e sgrassante e solvente. Viene anche utilizzato come intermedio nella produzione di esafluoropropilene. È un agente reticolante per polimeri polisolfuro e sigillanti.

EFFETTI SULL'UOMO -  E' una sostanza irritante per gli occhi e il tratto respiratorio superiore. La sostanza è blandamente irritante per la cute. La sostanza può provocare effetti sul fegato e sui reni ad alte concentrazioni. Può provocare lesioni dei tessuti. In caso di ingestione può provocare: nausea, mal di testa, vomito, diarrea, sonnolenza, incoscienza. 

Rischi in caso di inalazione: può essere raggiunta abbastanza lentamente una concentrazione dannosa in aria per evaporazione di questa sostanza a 20°C. Effetti di esposizione a lungo termine o ripetuta: Questa sostanza è probabilmente cancerogena per l'uomo. Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa provocare effetti sulla riproduzione umana. Si tratta di una sostanza nociva per gli organismi acquatici ed è in grado di contaminare le acque sotterranee. 

"Il solvente finito nelle falde del torrente Argentina è stato trovato in campioni di acqua prelevata in alcuni pozzi situati nella zona di Arma del Comune di Taggia e fanno pensare a un inquinamento, si spera localizzato, della falda acquifera, conseguente a possibili versamenti nell'area circostante". Lo ha detto all'Ansa l'ingegnere Valerio Chiarelli, direttore esecutivo di Rivieracqua, che spiega dal punto di vista tecnico come è avvenuto l'inquinamento. "Quasi sicuramente - prosegue Chiarelli - il minor apporto di acqua, a seguito del prolungamento del periodo siccitoso, potrebbe essere una concausa di questa minor diluizione di eventuali inquinanti". In pratica, se ci fosse stata più acqua, anche il fattore di diluizione avrebbe potuto essere maggiore. "Precisiamo che queste analisi, le quali indicano la presenza di un inquinamento ambientale, non sono previste nei normali esami effettuati per valutare la qualità per l'uso umano". A quanto sembra la presenza del solvente sarebbe stata accertata dall'Asl durante alcuni approfondimenti.