Cronaca

Si presume possano avere partecipato alla guerriglia ad Arezzo perchè arrivati a Marassi a partita iniziata
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GENOVA - Ottanta tifosi del Napoli arrivati ieri a Genova in ritardo a partita iniziata a bordo di minivan sono stati identificati dalla polizia perché si presume possano avere partecipato agli scontri avvenuti sull'Autostrada A1 all'altezza di Arezzo fra napoletani e gli ultrà della Roma diretti a Milano per la partita con il Milan.



I tifosi partenopei sono stati fotografati e filmati e i loro nomi inviati alla digos di Arezzo titolare delle indagini sulla guerriglia che alle 14 ha causato il blocco per oltre mezz'ora del traffico autostradale, di fatto spaccando in due l'Italia.

Sempre ieri i poliziotti della stradale di Sampierdarena in servizio al casello autostradale di Genova Nervi per il controlli in vista della partita fra Sampdoria e Napoli hanno fermato e denunciato un tifoso napoletano a bordo di una vettura condotta dal padre perché in possesso di spranghe di ferro.

L'auto su cui viaggiava, con a bordo oltre il papà anche altri due giovani, aveva provato a forzare il posto di blocco ma dopo un breve inseguimento era stata bloccata. Anche questi tifosi sono stati fotografati e i loro nomi inviati alla polizia di Arezzo che indaga sugli scontri in A1.

I tafferugli fra romanisti e napoletani sono avvenuti nello stesso piazzale dove l’11 novembre 2007 venne ucciso Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un proiettile esploso dal poliziotto Luigi Spaccarotella. 

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