LIGURIA - Li chiamiamo 'furbetti' ma sono veri e propri truffatori coloro che percepiscono illegalmente il reddito di cittadinanza. L'impatto del singolo trasgressore può sembrare piccolo ma il totale dei circa 1800 casi scoperti dalla Guardia di Finanza porta a cifre da capogiro: nella sola Liguria le risorse incassate indebitamente ammontano a tre milioni e mezzo di euro, con un flusso di denaro che avrebbe portato all'erogazione di 18 milioni. La maggior parte dei trasgressori si annida a Genova: circa 1550, di cui molti nel centro storico.
Queste truffe vengono talvolta compiute con la complicità dei CAF: "Ce ne sono stati alcuni compiacenti che abbiamo denunciato, in particolare due nel centro di Genova", afferma Vincenzo Tomei, Comandante della Guardia di Finanza di Genova. "Accettavano e portavano avanti autocertificazioni dove venivano riportati dati non corrispondenti alla realtà".
"Non avevano i requisiti - prosegue il Comandante - ed è questa la cosa che dà fastidio a tutti i cittadini. Il reddito di cittadinanza serve a sostenere le famiglie in difficoltà ma molti lo usano per truffare lo Stato".
Con l'arrivo del Pnrr la Guardia di Finanza sta intensificando i controlli anche per quanto riguarda le aziende, che in epoca Covid hanno fornito falsi documenti per ottenere aiuti statali. "Noi siamo già organizzati - ha dichiarato ancora Tomei - come corpo specializzato cercheremo in tutti i modi di far sì che le risorse vengano utilizzate in maniera corretta".
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