
Terzo giorno di deposizioni in tribunale a Genova con i racconti di sopravvissuti e testimoni oculari del crollo del viadotto sul Polcevera che il 14 agosto del 2018 ha causato 43 vittime
Shaban Zanuni di origine albanese racconta. "Ero sul ponte verso verso Genova sulla Mercedes di colore nera, ero da solo. Ero sul ponte, ho visto il crollo a 30 metri. C'erano altre auto fra me e il buco, il camion Basko e un'altra auto. Ho visto cadere il ponte, mi sono fermato e sono rimasto in macchina per un bel po', poi sono uscito e sono andato nella galleria, c'era gente che gridava e scappava, pioveva forte. Andavo a 10 km/h. Conseguenze? Solo psicologiche, ho di tutto: non dormo, neanche adesso, ho il diabete a 500 e perdo vista, fumo tre o quattro pacchetti (di sigarette ndr) al giorno. Per mesi sono stato seguito da uno psicologo, sto cercando di dimenticare. Ho problemi sul lavoro, faccio l'artigiano edile non posso salire su cavalletti. Prima facevo di tutto, ora non prendo più ascensore".
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