VENTIMIGLIA - E' stato rintracciato a Verona il camionista che all'alba di lunedì scorso, sull'A10, poco prima della barriera di Ventimiglia, ha trascinato per oltre 500 metri il corpo di Ahmed Safi, 19 anni, il richiedente asilo afgano, morto dopo essersi gettato da un mezzo in corsa. Lo straniero, che subito dopo ha attraversato la strada, è stato prima colpito da un'auto, poi da una seconda e alla fine è sopraggiunto il tir, che lo ha trascinato fino ai caselli del Telepass. Il giovane, che probabilmente voleva raggiungere la Francia, si era introdotto su un mezzo pesante diretto oltre confine. Il giovane ha percorso a piedi la galleria "Del Monte" in direzione Francia.
All'uscita del tunnel, in prossimità di un by-pass, in un tratto di strada rettilineo, privo di pubblica illuminazione, forse a causa di uno stato psicofisico compromesso e non valutando opportunamente il sopraggiungere di un autoveicolo, spiega la polizia, ha attraversato di corsa la carreggiata. Solo il conducente del primo veicolo, un francese di 56 anni, ha allertato i soccorsi, poco dopo l'investimento, per denunciare l'accaduto, mentre gli altri due mezzi hanno proseguito la marcia. Il conducente del mezzo pesante, intercettato sull'A4, all'altezza di Verona ,ha dichiarato non di essersi accorto dell'investimento del pedone. Sono in corso gli accertamenti relativi al rintraccio del conducente della seconda autovettura, con targa francese. I due conducenti, comunque negativi all'alcol test, sono stati denunciati per omicidio stradale.
IL COMMENTO
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