GENOVA - “Un acquazzone di 40 minuti non può portarci sott’acqua” dice Federico Romeo, presidente del municipio Valpolcevera. “E’ bastato poco per creare danni ovunque” gli fa eco il presidente del municipio Media Val Bisagno Roberto D’Avolio. Le precipitazioni che hanno sorpreso un po’ tutti a Genova, anticipando anche l’allerta gialla, lasciano una serie di problemi sul territorio genovese. E anche qualche polemica.
A Primocanale D’Avolio, che parla durante un sopralluogo a San Pantaleo, dove gli abitanti sono scesi in strada per rimuovere i detriti, dice: “Fatemi dire che prima di pensare alle giostre volanti, dobbiamo pensare alla messa in sicurezza dei versanti. E’ questa la priorità”.
“Ormai lo sappiamo – aggiunge D’Avolio - Non sono eventi occasionali, bisogna ragionare sulla messa in sicurezza dei versanti. E lavorare su questi interventi che sembrano piccole cose, ma sono la priorità. Non servono tante risorse, ma è fondamentale”.
Anche Romeo chiede aiuto e risorse per interventi strutturali: “Da tempo abbiamo chiesto un potenziamento della rete delle caditoie. C’è un problema di regimazione delle acque e un problema di tombinature molto vecchie. Ci vuole un piano di investimenti importanti e manutenzione ordinaria della città. Non possiamo ridurci a queste situazione tutte le volte”.
In Val Bisagno la principale situazione da risolvere dopo i danni delle ultime ore resta quella di via Val Trebbia, dove si è staccato un muraglione, franato sulla strada: “Nella giornata di domani, se ci sarà una tregua del maltempo, riusciremo a riaprire la strada, almeno un senso unico alternato – ha assicurato il presidente del municipio.
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