Il Genoa che rifila 4 gol alla Roma non fa una piega. Lo “Special One” ovvero Mourinho che col Genoa non aveva mai perso, ha subito una lezione da Gilardino prima e durante il match. Il tecnico rossoblù dopo le critiche di Lecce aveva parlato di una squadra, la sua, viva e con la voglia di prendersi i punti persi per strada. È così è stato.
Ha giocato subito a sorpresa Matturro e poi quando il mister ha perso Badelj e Strootman ecco Kutlu e Thorsby e non Malinovskyi. E sono arrivati gol bellissimi, specie il secondo di Retegui con Gud strepitoso nel saltare tre avversari e di qui il passaggio a Thorsby che a sua volta fa l’assist al bomber azzurro con gesto tecnico che ha fatto venire giù la Nord. Di qui la gestione del match con sofferenza e sacrificio che ha esaltato il norvegese e pure Messias, che ha firmato il poker complessivo. Un trionfo per il Grifone in un Ferraris fantastico con 32.961 presenti compresi i 1800 romanisti.
Festa solo per Gilardino, per una notte da “Special One”, un bivio che lui e il Genoa non hanno sbagliato. Se lo merita il Gila e tutto il club. C’è anima al Signorini e di conseguenza a Marassi. E ora non disturbiamo il manovratore, sapendo che l’obiettivo resta la salvezza, che giocando così dovrebbe arrivare magari con la corazza, quella che si è messo Gilardino per resistere alle pressioni che a volte fanno bene, ma occhio, perché a volte sono tossiche.
IL COMMENTO
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