Commenti

2 minuti e 9 secondi di lettura

L'allarme suonato da Maurizio Rossi nel suo articolo è inequivocabile: Piaggio Aerospace è in una corsa contro il tempo, e il conto alla rovescia è iniziato (leggi qui). La perdita di ogni impresa, di ogni realtà che garantisce occupazione qualificata, è inaccettabile e deve trovare il massimo impegno per scongiurarla.

Ma l’ipotesi di perdere Piaggio sarebbe ancora peggiore. Perché non solo rappresenta una parte di storia della nostra terra, posti di lavoro e competenze ma anche perché è una realtà che lavora in un settore strategico per il Paese e che una volta persa non avrebbe più possibilità di rinascere.

La sua scomparsa rappresenterebbe una voragine non solo economica, ma anche di competenze, capacità e orgoglio nazionale.

Nella mia veste di parlamentare ho seguito da sempre questa vicenda cercando di promuovere le commesse da parte dello Stato, il sostegno per il nuovo stabilimento e la golden share (nella XVII legislatura, in maggioranza) e avviando diverse iniziative legislative e di sindacato ispettivo (nell’attuale legislatura, all’opposizione).

Ma il ruolo più importante lo hanno svolto i sindacati! Quelli che spesso vengono ingiustamente dipinti come “ostacoli" in situazioni di crisi, hanno qui giocato un ruolo vitale e strategico. Sono stati loro a tenere insieme i pezzi quando la situazione sembrava precipitare. Hanno dato una lezione di come il dialogo possa davvero fare la differenza. La pazienza e la visione a lungo termine dei sindacati hanno contribuito a creare un clima di collaborazione, indispensabile per l'individuazione di soluzioni sostenibili.

Ma ora il tempo, come ci ha ricordato Maurizio Rossi, sta per scadere e deve intervenire in maniera decisa il governo. Dopo un totale disinteresse del precedente Ministro dello Sviluppo Economico (e attuale Ministro delle Finanze), il nuovo ministero delle Imprese ha dato alcuni segnali positivi. Ma non bastano.
Non sto chiedendo miracoli o azioni che interferiscano con il bando in corso ma che il Ministro Urso ci metta la faccia e si pronunci, in prima persona, garantendo:
1. che chiunque vedrà aggiudicarsi il bando troverà nel governo un interlocutore interessato a sviluppare con Piaggio programmi e investimenti,
2. che le tecnologie e il KnowHow dell’azienda sono strategici per il Paese e saranno inserirti nei Piani per l’Aerospazio che verranno presentati in Legge di Bilancio.
Solo così avremo più soggetti interessati a partecipare e a farlo garantendo occupazione, continuità aziendale e prospettive di sviluppo futuro.

Il tempo scorre inesorabile, è necessaria subito un'azione collettiva e tempestiva. I sindacati hanno fatto e stanno facendo la loro parte. Ora tocca al Ministro dello Sviluppo Economico mostrare la stessa urgenza e determinazione.

Lorenzo Basso, Vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato della Repubblica