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È l'Ad di Autostrade, già nella società dei Benetton e Castellucci ai tempi del crollo del Morandi, ed anche teste da poco sentito nel processo per le 43 vittime del 14 agosto 2018, a parlare della partenza del "cantiere zero" del Tunnel subportuale, una delle opere "compensative" per il territorio su cui si aprono molti dubbi.

A suo dire il tunnel sotto il porto di Genova dovrebbe inaugurarsi nel 2029 e subirà già ora "pronti via" 200 milioni di aumenti che ovviamente non rientreranno nell’impegno preso per fare il tunnel con gli enti locali come danni per il crollo del Morandi. Infatti l’impegno per Autostrade si ferma a 700 milioni previsti e dice Tommasi "passeremo a 900 milioni per l’aumento delle materie prime" ormai motivo semplice come giustificazione ma molto difficile da capire per i cittadini tanto più quando l'opera viene costruita "in House".

Sono passati appena due anni dalla firma dell'accordo e già ci appioppano un aumento del 30% sulle spalle di tutti perché sia chiaro, questi sovraccosti e tutti quelli che arriveranno in futuro, verranno coperti tramite aumenti dei pedaggi autostradali! A noi risulterebbe anche che l’aumento deriverebbe dal cambio di tracciato che complicherebbe notevolmente l’opera dovendo passare ora sotto la collina di Carignano dove ad oggi nessuno sa quali sorprese si troveranno.

Ci consola che oggi il sindaco Bucci sembra essere entrato nella nostra linea (Leggi qui) e cioè che sia del tutto prematuro oggi parlare di abbattimento della sopraelevata ma semmai attendere l'apertura del tunnel se e quando ci si arriverà, e verificare per due tre anni come saranno ripartiti i flussi di traffico. Solo allora si potrà valutare nel concreto se sia ipotizzabile o meno l’abbattimento della sopraelevata totale o parziale e noi restiamo comunque contrari considerando vitale avere semmai una direttiva in più e non un tunnel sostitutivo con le mille incognite in caso di manutenzioni, incidenti, problematiche di viabilità. Toti dal canto suo lo dice chiaramente "da cittadino non vorrei venisse abbattuta”.

Questa accelerazione dell’apertura del cantiere zero, potrebbe essere propedeutica anche ad altri fini ivi compreso far vedere che Autostrade inizia a rispettare gli impegni presi (ricordiamo che la società è la stessa dei tempi del crollo E non c’entra che siano cambiati gli azionisti pagando peraltro miliardi ai Benetton). Va ricordato che il processo sta andando avanti ed anzi sta volgendo ad una fase molto delicata specie dopo le dichiarazioni esplosive di alcuni testi legati proprio ai Benetton e all'Ad da loro indicato Castellucci nonché dell’inchiesta di Report che ha diffuso alcune nuove intercettazioni.

Di questo i vari soggetti direttamente coinvolti ed anche la società Autostrade ne hanno un'idea molto chiara e non bastano le mega campagne pubblicitarie in atto (ho chiarito personalmente a Tommasi ad di Autostrade che non accettiamo loro campagne e loro soldi) per coprire la immane tragedia avvenuta ormai quasi 5 anni fa ma che nei nostri occhi e nei nostri pensieri è sempre viva come quel giorno.