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Irina racconta a Primocanale questi giorni di attesa e paura
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ODESSA - Quella del 9 maggio indicata da molti come una data in cui sarebbero potuti avvenire massicci attacchi da parte dei russi verso l'Ucraina, e così è stato. "L'8 maggio ci sono state 11 sirene, 11 attacchi e 6 missili arrivati. Stanno bombardando l'aeroporto - spiega a Primocanale Irina, cittadina di Odessa -. Ieri sera sette missili, hanno distrutto il centro commerciale più grande di Odessa. Casa nostra tremava anche se si trovava dalla parte opposta rispetto a dove abito, un quartiere dormitorio, dove però ci sono anche zone dello shopping, tanti andavano lì per fare acquisti e regali".

Tra gli edifici colpiti c'è infatti un centro commerciale, quasi vuoto proprio a causa del coprifuoco, che si è concluso alle 5 di questa mattina: "Ci sono stati una vittima e due feriti. Siccome i negozi lavorano fino a tardi le vittime sarebbero potute essere tante di più, qui la vita continua e la gente continua a fare spese. Non riescono a fermarci. Il coprifuoco ha salvato tante vite".

Irina racconta la preoccupazione dei suoi amici che vivono al di fuori dell'Ucraina ma non vuole abbandonare le sue attività: "Mi dicono di fermarmi con i fiori e con lo zoo. Io dico di no perché sarebbe come arrendersi. Invece prendo la macchina e vado ad Odessa e continuiamo a lavorare come al solito, perché la vita deve andare avanti comunque".

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