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A causa di un conto di 360 mila euro mai saldato il suv del rampollo del ras libico è diventata di proprietà del direttore di un hotel extralusso
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GENOVA -Sulla targa oltre ai numeri c'è scritto in arabo "questa è la macchina del presidente della Libia Muammar Gheddafi": così tutti i turisti arabi di passaggio, ma capita anche che arrivino lì apposta, si fanno un selfie con quella Cadillac Escalade ESV 6.2 scura ormai con le ruote sgonfie e due dita di polvere sulla carrozzeria, una super macchina un tempo un simbolo di potere ora un carrozzone, quasi una reliquia.

L'auto del figlio calciatore del ras libico da 15 anni è ferma dal 2007 nel cortile dell'Excelsior Palace Hotel di Rapallo, cinque stelle, uno dei pochissimi hotel extralusso della Liguria. Un posto da 500 o 1200 euro a notte per una doppia.

La vettura fu requisita dal tribunale e affidata all'amministratore delegato dell'hotel in qualità di parziale indennizzo del debito di 360 mila euro che Gheddafi ha lasciato per gli ultimi dieci giorni da nababbo passati occupando un intero piano della suite dell'albergo insieme al suo staff, guardaspalle e assistenti, amici e amiche e pure due cani del Sahara. Una dolce vita che appena papà è finito in disgrazia, ucciso nella guerra civile, il rampollo non ha più potuto permettersi.



Gheddafi jr, arrivato in Italia per volontà di Luciano Gaucci, che lo volle a tutti i costi come attaccante nelle fila del suo Perugia, diventando famoso grazie al cognome ingombrante più che alle qualità da calciatore, dopo Perugia e Udinese approda alla Sampdoria, con cui si allena a Bogliasco pur non disputando mai partite ufficiali, facendo la bella vita nel Tigullio, fra festini esagerati con amiche e amichetti. Con tanto di tendina nella sua camera d'albergo, racconta una leggenda metropolitana di Rapallo e dintorni, che riempiva di ossigeno per godersi appieno delle videocassette peccaminose.

Di queste frivolezze Aldo Werdin, direttore e amministratore delegato dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo, non sa nulla, l'albergatore poi conferma una novità sulla Cadillac dopo quindici anni di silenzio: "Gheddafi Jr nei mesi scorsi mi ha fatto contattare da un'agenzia delle Mauritius per riavere il suv. Gli ho detto che può riprenderselo, ma prima deve saldare il debito. Ormai dopo avere vinto la causa siamo proprietari. Avevamo vinto anche la causa attraverso l’ambasciata di Libia a Roma, ma nessuno ci ha dato i soldi che ci spettano, 360mila euro. Perciò la Cadillac rimane qui per la curiosità e i selfie dei nostri clienti” .

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