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ODESSA - La guerra in Ucraina è giunta al 53esimo giorno e le forze russe si stanno concentrando nel Donbass, allentando la morsa sulle altre zone. "Le ultime due giornate sono state più tranquille del solito - racconta Ugo Poletti, direttore dell'Odessa Journal che si trova ancora nella città ucraina - abbiamo il mare mosso quindi la flotta sta lontana dalle nostre rive. Domenica scorsa c'è stata una giornata di completo coprifuoco perché il 10 aprile si festeggia la liberazione di Odessa da parte delle truppe sovietiche contro i nazisti. Tutta la cittadinanza si affolla sul parco Shevchenko, dove c'è un monumento ai caduti sul mare. Sarebbe stata una situazione pericolosa, abbiamo visto l'aumento di bersagli civili da parte dei russi. I cittadini attorno a questo monumento rischiavano di essere un bersaglio quindi l'autorità ha istituito il coprifuoco".

"Ora gli occhi sono rivolti ad est verso il Donbass - spiega -  con Mariupol assediata che è diventata la 'nuova Stalingrado' di questa guerra". Il riferimento va alla resistenza della città russa contro i tedeschi durante la seconda guerra mondiale. L'attacco nella regione orientale rappresenta però un ripiego per l'esercito russo: "Il piano A era l'invasione dell'Ucraina - prosegue Poletti - hanno attaccato da tutte le direzioni con l'illusione di conquistare il Paese in pochi giorni ma hanno trovato una resistenza importante; il piano B era di conquistare le grandi città ma nessuna è caduta. Questo è il piano C, dovuto al fatto che l'esercito russo è stato fermato dappertutto, è stanco e mal rifornito, demotivato dalla mancanza di vittorie. È l'ultimo attacco che si possono permettere esercitando una pressione seria sugli ucraini. Sta avvenendo lentamente perché tante truppe si stanno spostando. L'offensiva si sta già svolgendo e desta preoccupazioni ma gli ucraini si stanno difendendo bene e sono in vantaggio sul loro territorio".

C'è però la preoccupazione che la zona di Odessa possa essere il prossimo obiettivo di Putin in caso di successo nel Donbass: "Tanti commentatori televisivi italiani dicono questo, per i russi sarebbe ancora più rilevante delle grandi città ucraine, chiuderebbe la costa e darebbe loro il controllo del Mar Nero. Questa città però non è ancora stata attaccata perché non era previsto nei loro piani, non avevano allocato abbastanza forze, ora sono al lumicino e le stanno concentrando tutte ad est quindi la città non rischia un'invasione imminente. Però siamo in pericolo perché ci sono gli attacchi dal mare e quelli missilistici. La città è ben difesa ma se vogliono colpirla possono farlo e questa cosa non ci lascia tranquilli".

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