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Il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio, a Genova per fare il punto sulla situazione profughi in Liguria, riassume le novità di giornata su scala nazionale: "Lunedì pomeriggio è stato emesso un avviso del dipartimento di Protezione civile in cui viene fatta una ricognizione delle disponibilità a livello nazionale per circa 15 mila posti. All'esito di questa ricognizione ci saranno posti offerti per la Liguria, suddivisi per provincia e comune".

RETE - "Buona parte delle 91 mila persone sul nostro territorio è appoggiata alla rete amicale e familiare delle comunità ucraine già presenti. Uno dei punti cardine è il mantenimento di questa rete, quindi uno dei provvedimenti previsti nel decreto legge è un sostentamento economico quantificato in circa 300 euro per adulto e 150 euro per minore. Stiamo terminando le ultime attività tecniche in attesa della pubblicazione del decreto che consentirà al cittadino ucraino di andare fisicamente in Questura e ottenere la ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno in seguito alla quale potrà accedere a questa figura".

NUMERI - "Oggi i numeri dei profughi - ha aggiunto - sono gestibili, ma la maggior parte di persone sono affidate a quella rete amicale. Soprattutto noi dobbiamo renderci conto che questo processo andrà monitorato molto attentamente perché non abbiamo certezze dei numeri, non abbiamo certezze di quello che succede in quel territorio, di come quelle persone che oggi sono al 60 per cento in territorio polacco e in percentuali minori nelle altre nazioni limitrofe reagiranno alle evoluzioni chiamiamole operative in territorio bellico. Ci stiamo preparando anche con quella giusta flessibilità che dobbiamo avere nel momento in cui potrebbero cambiare".

CONTROLLI - Per l'accoglienza, "ci siamo affidati alle reti del terzo settore, al cosiddetto privato sociale, a chi si occupa di queste azioni nel quotidiano. Faremo sicuramente azioni di controllo di qualità, faremo controlli amministrativi. Ovviamente, quando ci sono grandi numeri di persone, c'è sempre chi proverà a fare il furbo, ma noi dobbiamo essere consci che l'operazione è importante, seria e se qualcuno farà il furbo proveremo a contrastarlo in ogni maniera".

QUOTE - Per parte sua, il presidente della Regione Giovanni Toti a fine riunione precisa che in Liguria sono 5.208 i profughi censiti dalla sanità regionale, ma di questi "non più del 10% è a carico del sistema pubblico come accoglienza".

BANDI - "È un'emergenza gestita che per la Liguria non comporta particolari criticità al momento, ma continuiamo a monitorarla per capire se l'andamento della guerra cambierà il livello dei flussi in vista, non c'è alcun tipo di problema anche perché il flusso dei profughi si è ridotto rispetto ai primi giorni", ha aggiunto. Intanto la Prefettura di Genova ha annunciato un nuovo bando per l'accoglienza: "Abbiamo fatto una panoramica delle disponibilità coi colleghi delle province della Liguria - ha spiegato il prefetto di Genova Renato Franceschelli -. Oggi dobbiamo affrontare nuovi bandi perché i posti che avevamo cercato li abbiamo velocemente esauriti: nel caso di Genova circa 350 posti, probabilmente usciremo con un'altra richiesta di circa altri 300 posti, poi vedremo cosa ci viene offerto. Lo ripeteremo ogni volta che ci sarà una necessità".