Attualità

Torna alla homepage
2 minuti e 10 secondi di lettura
di An.De.
Con il ponte dell’Immacolata parte ufficialmente la stagione natalizia e, come da tradizione, l’8 dicembre segna il via alla corsa all’albero di Natale. Secondo l’ultima indagine Coldiretti/Ixè, nell’88% delle famiglie italiane non si rinuncia all’addobbo, nonostante inflazione e rincari energetici. La spesa media si attesta sui 42 euro a nucleo familiare. La grande novità del 2025 è la virata green dei più giovani: tra i 18-34enni ben il 30% sceglierà un abete vero (contro una media nazionale del 15%), il doppio rispetto alla popolazione generale. Un segnale chiaro di sensibilità ambientale che premia la filiera italiana degli alberi coltivati.

Vero vs plastica: i numeri dell’impatto

L’abete finto resta l’opzione più diffusa, ma i costi ambientali sono pesanti: ogni albero sintetico, quasi sempre prodotto in Asia, rilascia in atmosfera tra 40 e 60 kg di CO₂ e impiega oltre 200 anni per degradarsi. Al contrario, un abete naturale italiano – coltivato soprattutto in Toscana (Arezzo e Pistoia) e Veneto (Bellunese) – assorbe in media 47 grammi di CO₂ e proviene per il 90% da vivai specializzati su terreni marginali di collina e montagna altrimenti destinati all’abbandono. "Gli abeti natalizi italiani non sono tagliati nei boschi, ma coltivati come piante ornamentali – sottolinea Coldiretti – e contribuiscono a contrastare erosione, dissesto idrogeologico e rischio incendi". La produzione nazionale è in crescita del 5% sul 2024, anche se i vivaisti devono fare i conti con siccità, bombe d’acqua e l’anticipo della domanda (molti alberi vengono richiesti già a fine novembre).Prezzi e varietà
  • Piante piccole (fino a 1,20 m): 20-30 euro
  • Taglie medie (1,50-1,80 m): 40-80 euro
  • Esemplari grandi (oltre 2 m): 150-200 euro
Le specie più diffuse sono l’Abete rosso (Picea abies) e la Normandiana; più raro l’Abete bianco. 

Come scegliere e curare l’abete vero

Coldiretti raccomanda:
  • Controllare il cartellino di provenienza (preferire “Made in Italy”)
  • Posizionarlo in zona luminosa ma fresca, lontano da termosifoni e spifferi
  • Mantenere il terreno umido (mai inzuppato) con nebulizzatore
  • Non usare neve spray sintetica: l’albero è vivo e respira
  • A fine feste, consegnarlo ai centri di raccolta dei vivai o dei Comuni per la ripiantumazione.

Addobbi 2025: vince il naturale 

 
Quest’anno gli italiani dicono addio a sfere di plastica e luci al led cinesi. In pole position:
  • Frutta fresca (mele, arance, mandarini forati per evitare muffe)
  • Frutta secca (noci, castagne, nocciole)
  • Peperoncini, pomodorini e fili di zucca essiccata
  • Biscotti e pane modellato
  • Pigne dipinte a mano
"Decorazioni belle, buone da mangiare e a impatto zero", commenta Coldiretti. Un Natale più verde, più italiano e – soprattutto tra i giovani – sempre più consapevole. L’Immacolata 2025 segna l’inizio di una tradizione che evolve senza tradire se stessa.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 30 Novembre 2025

In piazza De Ferrari è arrivato il nuovo albero di Natale: sarà finto in "versione ecologica"

https://www.youtube.com/embed/2D-ACBY7Qys?si=YXQsT3hb7m5VhouB A terra ci sono gli scatoloni, dentro l'albero di Natale che verrà addobbato, come da tradizione, in piazza De Ferrari. "Un albero in versione ecologica" conferma l'assessore alle Tradizioni del Comune di Genova Tiziana Beghin.  Stop du