
In via Roma, tra le eleganti vetrine del centro storico un pezzo di storia dell’alta moda genovese sta per chiudere i battenti. Ruggero Ruggiero, anima e corpo del negozio Y-ipsilon, ha deciso di chiudere la sua attività dopo sessant’anni di carriera. "Ho avuto una grande passione e ne ho fatto il mio lavoro", racconta Ruggero con la forza di chi ha sempre messo dedizione nel suo mestiere. "Ma il mondo della moda è cambiato e la qualità oggi è una rarità".
Y-ipsilon era un punto di riferimento per famiglie, imprenditori e clienti fedeli, tutti accomunati dalla passione per vestiti fatti su misura e per materiali di alta qualità. Ora, a 76 anni, con un po' di nostalgia e consapevolezza, Ruggiero spiega la sua decisione: "Un tempo saltavo come un grillo, oggi non è più così. E soprattutto, sempre meno persone scelgono capi fatti su misura".
La lunga storia di Y-ipsilon
Il negozio nacque quasi per caso, come ci racconta il proprietario, che ha dedicato tutta la vita ad un servizio che va ben oltre la vendita. "Abbiamo iniziato vendendo abiti di Yves Saint Laurent, eravamo in via XXV Aprile " spiega, raccontando la genesi della "Y" che dà nome all’attività. Finché eventi imprevisti e cambi di gestione lo hanno spinto a trasferirsi e avviare l’attuale negozio in via Roma, dove "c’è sempre stata e c’è tuttora un’attenzione particolare a capi personalizzati".
L’attività, nata intorno agli anni 70, ha visto il proprietario impegnarsi fin da giovane nel mondo della moda. "All’età di 13-14 anni frequentavo la scuola di mattina e il pomeriggio lavoravo nel negozio di mio zio, è stata una vera scuola di vita e di mestiere".
La sartoria che fa la differenza
La sartoria è il cuore pulsante dell’attività. "Non vendiamo solo abiti, ma realizziamo capi particolari prendendo ogni centimetro del cliente". Questa cura nei dettagli ha fatto sì che molti clienti genovesi abbiano creato relazioni di fiducia profonde e durature. "Abbiamo clienti storici che, anche in età avanzata, vengono ancora a salutarci questo evidenzia un legame che va oltre la semplice vendita".
La chiusura di una lunga stagione
Purtroppo, il calo del lavoro e l’età hanno portato il proprietario a prendere la difficile decisione di chiudere il negozio, con l’ultimo giorno di attività previsto per il 24 dicembre. "A 30 anni saltavo come un grillo, oggi non è più così e servono forze nuove e tempo, che io non posso più dedicare a un’attività così impegnativa".
Il futuro dell’artigianato e del commercio genovese
Lo sguardo al futuro è critico: "Non vedo bene il futuro del commercio nel centro storico. La professionalità si sta perdendo e troppo spesso i negozi vendono brand senza conoscerli davvero. Noi abbiamo sempre puntato su qualità, conoscenza del prodotto e un rapporto umano con i clienti, valori che rischiano di scomparire". Alla domanda su cosa vorrebbe che i clienti ricordassero di Y-ipsilon, arriva una risposta che parla più di legami che di affari. "Nel negozio si passavano dei bei momenti, più che clienti si era amici. Ho fatto il guardaroba a casa loro, abbiamo condiviso momenti di vita. Questo è il vero valore".
Ai giovani commercianti invece un consiglio: "Bisogna fare esperienza e conoscere il prodotto, capire cosa si vende e saperlo spiegare al cliente. Senza questa base, l’attività non regge".
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