
Accordi sciolti come neve al sole quelli che riguardano la sorte degli indennizzi che dovrebbero finire nelle tasche dei cittadini di Sestri Ponente, vittime dei rumori e delle vibrazioni causati dai lavori per il Ribaltamento a mare di Fincantieri. Primocanale era stato tra i primi a denunciare quello che stava accadendo nel quartiere del ponente genovese, dove da giorni forti vibrazioni (tanto che un asilo era stato evacuato per ipotetico terremoto) spaventavano i cittadini.
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Nel giro di qualche settimana si è scoperto che i rumori e il tremolio di pavimenti e finestre fosse dovuto ai lavori per il progetto di ampliamento del cantiere navale. La fase iniziale, che si è poi rivelata quella più rumorosa, ha visto l'infissione di 269 pali da decine di metri nel fondale marino. All'avvio del cantiere erano state più di 50 le telefonate di cittadini spaventati ai vigili del fuoco.
La speranza dopo l'incontro in Regione
A febbraio scorso, con un incontro tra Regione Liguria, Autorità di Sistema Portuale, la Struttura commissariale dell'opera e le associazioni dei consumatori, era iniziato il percorso che avrebbe dovuto portare agli indennizzi. In sala era stato deciso lo stop dei lavori alla domenica, la disponibilità al riconoscimento del risarcimento dei danni accertati e certificati agli immobili e la nascita di un tavolo tecnico insieme agli enti interessati per definire un protocollo risarcitorio: questo tavolo, purtroppo, non è mai stato attivato.
"La pazienza ha un limite, sono dei maleducati"
"La pazienza ha un limite" ha detto il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. "Il fatto che al 10 di ottobre nessuno si sia fatto vivo per un incontro, per il protocollo risarcitorio che c'era stato promesso ad aprile è francamente inaudito: lecito è domandare, cortesia è rispondere. Qui manca non solo l'attenzione per i cittadini ma la cortesia, fatemelo dire: sono dei grandi maleducati.
Vibrazioni a Sestri Ponente, più di mille cittadini chiedono risarcimenti per il rumore
Se le cose non si "smuovessero", le associazioni sono pronte. A spiegarlo è Rosanna Stifano, vicepresidente di Assoutenti: "Siamo pronti ad agire, a nome dei cittadini danneggiati. Abbiamo mandato le prime diffide, la prima tranche e abbiamo mandato anche una diffida come associazione, facendo una richiesta di accessi ai dati di Arpal. Siamo pronti a partire anche con il contenzioso qualora ce ne fosse la necessità".
"I lavori di cantierizzazione sono stati certamente sottovalutati dal punto di vista di disagi e danni alla cittadinanza" ha aggiunto il presidente di Confedilizia Liguria Paolo Prati. "Non sono stati previsti né i testimoniali di Stato né indagini relative ai danni subiti dalla cittadinanza, se non quelli formali di cantieri richiesti dalla legge. A causa dei lavori di palificazione, però, si sono verificati rumori di grande intensità e disagi date anche da vibrazioni ampiamente documentati. Il tavolo servirebbe ad aprire una discussione, un confronto tecnico e giuridico relativamente a come procedere per indennizzare o risarcire i cittadini sestresi, i proprietari, i consumatori danneggiati dai lavori. Quindi in assenza di questo tavolo, che è atteso ormai da mesi, i cittadini sono stufi e loro, malgrado, non possono che rivolgersi all'autorità giudiziaria".
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