Percorsi alla ricerca di storie nascoste tra le pieghe del tempo, musica, momenti di devozione e molto altro ancora. Genova festeggia san Giovanni, il patrono della città, con una giornata ricca di appuntamenti ed eventi.
Il tradizionale falò di San Giovanni, acceso nella serata di ieri, lunedì 23 giugno, ha aperto come ogni anno i festeggiamenti per il Santo patrono di Genova. Una fiamma andata dritta verso il cielo, segno di buon auspicio. E oggi, 24 giugno, le celebrazioni si sono aperte con la Messa del mattino, mentre al pomeriggio sono attesi i Vespri e la processione delle Casacce: Primocanale è in diretta dalle ore 17.20 per seguire l'evento.
La processione della 'Casacce'
Il 24 giugno la Festa di San Giovanni Battista, l’intero pomeriggio è animato dalla grandiosa processione che parte dalla Cattedrale per raggiungere il Porto Antico, cui partecipano le storiche Confraternite con i loro magnifici costumi e i loro grandi Crocifissi barocchi. L'Arca Argentea con le ceneri del Santo che si snoda attraverso via San Lorenzo, piazza Raibetta, via Frate Olivero, piazza Caricamento, entrando nell’area del Porto Antico e arrivando a Calata Falcone Borsellino per la benedizione della città e del mare. Qui il suono delle sirene delle navi in porto e i getti d'acqua delle motovedette della Capitaneria. Poi la processione riprende e ritorna in cattedrale dove è attesa la benedizione finale.
Le Confraternite
Numerose le Confraternite presenti che porteranno le grandi croci (i Cristi), quelle che prendono parte alla Processione sono quella del Cristo risorto di Savona, Sant'Antonio Abate di Mele, San Biagio di Val Polcevera, San Martino di Sampierdarena, Santuario NS. dell'Acquasanta, San Bartolomeo delle Fabbriche di Voltri, Santa Zita. Ad accompagnare la processione la Filarmonica Sestese. In totale sono 137. Sette cristi genovesi e uno provenienti da Savona.
Cosa sono le 'Casacce'
ll termine Casaccia oggi è diventato sinonimo di confraternita, ma nasce indicando il luogo dove queste si riunivano: luoghi non lussuosi come baracche o case di legno. Le confraternite, gruppi di persone riunite sotto forma religiosa in associazioni laiche a finalità spirituale e caritativa, sono una realtà che ha l’origine in periodo medievale, e oggi hanno sede presso oratori o chiese.
Oggetto di grande valore sono i Cristi, cioè i grandi crocifissi che vengono portati in processione, con i canti dorati che ornano le estremità delle braccia, pesano almeno oltre un quintale l’uno; e ve ne sono alcuni che pesano 120 e anche 160 kg. I Cristi più preziosi, del XV secolo, restano comunque negli Oratori.
Degli oltre 500 Cristi di proprietà delle Confraternite genovesi, molti sono opera dei Rungoldier, una dinastia di scultori trentini specializzata in materia; ricordiamo poi quelli realizzati da A. M. Maragliano; e il celebre Cristo nero che venne scolpito dal Bissoni, nel 1610, in legno di giuggiolo che oggi non è stato esposto. Il più pesante è quello di Mele, il più antico quello di Santa Zita.
Il discorso del vescovo Tasca
L’Arcivescovo Marco Tasca saluta i fedeli per San Giovanni Battista, patrono di Genova: "Le ceneri del Precursore benediranno tutti, credenti e non. La Chiesa invita i fedeli a impegnarsi nella vita sociale e politica per affrontare povertà, lavoro e solitudine".
Povertà
A Genova 30.000 persone sono in povertà assoluta, con aumento tra minori. Il ceto medio soffre per il caro-vita, mentre 2.000 richieste di sfratto aggravano l’emergenza casa, colpendo soprattutto donne anziane. Serve un impegno collettivo per l’inclusione.
Lavoro
L’occupazione cresce, ma favorisce uomini over 45, penalizzando giovani e donne. Il terziario domina, ma il turismo crea lavori precari e alza gli affitti. Disuguaglianze tra quartieri e NEET al 28% in alcune zone. Critica alla crescita dell’industria militare.
Solitudine
Il 47% dei genovesi vive solo, soprattutto anziani, ma anche giovani senza speranza. La solitudine riduce la qualità della vita, richiedendo più legami sociali e culturali.
Alcune riflessioni
Nonostante le difficoltà, Genova ha segnali positivi grazie a volontari e associazioni. L’Arcivescovo invita a collaborare per affrontare il cambiamento con speranza.
Il cammino della Chiesa
La Chiesa di Genova promuove sinodalità con la Scuola di Formazione, “Fraternità di parrocchie” e il concorso “La città che sogniamo”. La Curia si riforma per il bene comune, invocando San Giovanni Battista.
Le parole di Bucci e Salis
Un cerimoniale antico e suggestivo, quello del fuoco purificatore simbolo di rinascita, accompagnato da musica e dalle autorità che insieme hanno acceso la pira nella serata di lunedì 23 giugno in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Ducale. Per il governatore di Regione Liguria Marco Bucci è una "tradizione che attraversa i secoli e ci ricorda chi siamo: un popolo unito, orgoglioso, capace di costruire il futuro senza dimenticare le proprie radici". Ad accendere il falò di alloro, come da tradizione, è la sindaca di Genova Silvia Salis, che nel suo discorso ha invocato una benedizione per la città: "Oggi salutiamo la primavera, abbracciamo l'estate e questo abbraccio deve farci avvicinare gli spiriti buoni".

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