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Aiuto parroco di don Giorgio: "Un amico, fine, preciso e competente"
3 minuti e 37 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Dal 2018 al 2020 ha passato l'estate, da giugno a fine settembre, come aiuto parroco nella parrocchia di San Martino a Manesseno nel comune di Sant'Olcese e ora è stato indicato come segretario particolare di Papa Leone XIV. Padre Edgard Iván Rimaycuna Inga, nato a Chiclayo in Perù il 24 settembre 1989, è definito da molti l'uomo ombra di Prevost e in molti nell'entroterra di Genova ricordano la sua discrezione ma anche disponibilità. E' colui che è indicato per gestire l'agenda del Pontefice, mediando i contatti e garantendo la riservatezza necessaria al ruolo.

La visita a Manesseno lo scorso novembre con Prevost

La sua capacità di ascolto è stata particolarmente apprezzata dai fedeli di Manesseno, tanto che il suo ricordo è rimasto vivo anche dopo il trasferimento a Roma per seguire da vicino Prevost. Proprio per i rapporti che aveva stretto nell'entroterra genovese padre Edgard, accompagnato dall'allora cardinale Prevost, lo scorso novembre partecipò alla festa patronale come rivelato da Primocanale poche ore dopo la sue elezione.

Il parroco di San Martino di Manesseno, don Giorgio Rivarola, si emoziona quando parla di quella visita e del pranzo condiviso insieme al futuro Papa Leone XIV, ma anche ricordando padre Edgard che definisce a Primocanale come "un amico, fine, preciso e competente". Poche parole discrete, sulla scia del carattere del sacerdote peruviano.

Da mentore nel seminario di Chiclayo al Vaticano

La sua storia personale e vocazionale si intreccia profondamente con quella di Robert Francis Prevost, oggi Leone XIV, e inizia nel 2006, quando il giovane peruviano dopo la laurea conseguita nel 2005 al colegio nacional San Jose de Chiclayo entrò nel seminario maggiore Santo Toribio de Mogrovejo. Allora Prevost era priore generale degli agostiniani, ma aveva forti contatti con il Perù, dove era già stato missionario prima dal 1985 al 1987 e poi dal 1988 al 1999. Quando Prevost nel 2014 rientrò in Perù, a Chiclayo, prima come amministratore apostolico e poi come vescovo della diocesi, aveva bisogno di un segretario, e padre Edgard cominciò a collaborare con lui. Restò al fianco dell’attuale Papa fino al 2017, quando si trasferì a Roma per proseguire gli studi presso il Pontificio Istituto Biblico. Quando nel 2023 papa Francesco ha chiamato Prevost come Prefetto del dicastero dei vescovi, Prevost ha richiamato a fianco a sé il giovane sacerdote, portandolo a Roma.

Dopo aver ricoperto ruoli di vicario parrocchiale nella diocesi di origine, padre Edgard si trasferì a Roma nel 2017 per proseguire gli studi presso il Pontificio Istituto Biblico, su suggerimento proprio di Prevost, che nel frattempo era diventato vescovo a Chiclayo. Il loro legame non si è mai interrotto seguendolo quando è stato nominato prefetto del dicastero per i Vescovi da Papa Francesco.

Prevost con padre Edgard e don GiorgioL'allora card. Prevost tra don Giorgio e padre Edgard lo scorso novembre a Manesseno

"Grazie mio vescovo, mio amico"

Nel 2023 padre Edgard pubblicò un messaggio di gratitudine sui social rivolto a Prevost, allora creato cardinale da Papa Francesco, sottolineando quanto il loro rapporto fosse prima di tutto di amicizia e solo poi di collaborazione ecclesiastica: "Grazie mille, Monsignor Robert Prevost, per tutto, per avermi permesso di lavorare al suo fianco, ma soprattutto per la sua amicizia e fiducia. Prima che mio Vescovo, mio Amico. Buon viaggio e un forte abbraccio! Oremus ad invicem!

Padre Edgard da subito al fianco di Papa Leone XIV

Padre Edgard, prima di essere nominato, aveva già accompagnato il Papa nella sua prima uscita nel Santuario della Madre del Buon Consiglio di Genazzano e poi a Santa Maria Maggiore lo scorso 10 maggio. La scelta di Leone XIV di affidarsi a una figura di fiducia e lunga conoscenza rappresenta un ritorno al modello tradizionale del segretario papale, dopo anni di rotazione e cambi frequenti avvenuti con Papa Francesco.

I segretari dei Papi

I segretari dei Papi hanno avuto un ruolo cruciale e spesso sono stati molto conosciuti dall'opinione pubblica. Per esempio Stanisław Dziwisz è stato il segretario personale e 'uomo ombra' di San Giovanni Paolo II per tutto il pontificato, dall’elezione nel 1978 alla morte nel 2005. Ruolo di primissimo piano anche per monsignor Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI sia durante il pontificato che dopo la sua rinuncia fino alla morte, avvenuta il 31 dicembre 2022.

Con Papa Francesco la figura del segretario particolare del Papa è cambiata, Bergoglio aveva deciso di cambiare regolarmente i collaboratori più stretti e nel corso del pontificato ha cambiato sette segretari particolari in dodici anni.

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