Da questa settimana è possibile fare domanda per il reddito di libertà, un contributo finalizzato a sostenere le donne nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. E' una misura del governo per sostenere quelle donne che non hanno la possibilità economica di uscire dalla violenza. "La dipendenza economica incide nel rimanere in una relazione: e per questo il governo ha deciso di stanziare una quota di 500 euro al mese per un anno, intorno ai 6mila euro, per permettere alle donne di fare il passaggio in autonomia: ad esempio molte volte le donne non hanno soldi da parte per pagare la cauzione per affittare un appartamento, per ricominciare un percorso in una casa propria.
Purtroppo i fondi non sono molti, è una "misura-sportello": prima si fa domanda, perché sennò i soldi finiscono. Per fare domanda una donna deve essere seguita da un centro antiviolenza dunque avere un percorso di presa in carico", spiega a Primocanale Manuela Caccioni, responsabile del centro antiviolenza Mascherona di Genova.
Già venti nuove richieste partite in pochi giorni
"E' una misura importante per quelle donne che hanno già uno stipendio, magari basso, e non riescono ad avere un tot per andare in autonomia. Ma dura solo un anno. Con il Comune di Genova e servizi sociali abbiamo iniziato ad aiutare diverse donne, anche quelle che hanno già prese in carico e con i criteri per riceverlo stavano aspettando. Oltre a loro, è iniziata l'erogazione per le nuove donne: purtroppo ogni anno abbiamo tantissime non e seguite dal centro antiviolenza che hanno necessità di questo fondo. Come centro siamo a 220 donne che hanno chiesto aiuto e sostegno e hanno iniziato un percorso. Di queste una ventina ha già chiesto il reddito di libertà: dati in linea con lo scorso anno".

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IL COMMENTO
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