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Non è possibile che la programmazione significhi che al mercoledì si apra improvvisamente un nuovo cantiere senza emergenze
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OVADA - "Non possiamo assolutamente far dipendere il nostro futuro da Aspi e dalla società Autostrade. Si deve arrivare al commissariamento di questa società". È questo l'appello che Massimo Giacchetta, presidente Cna Liguria, lancia in diretta a Primocanale mentre viaggia sulla A26, bloccato in coda a causa di un nuovo cantiere: "Stamattina, come un fungo, è uscito fuori un cantiere nuovo subito dopo il casello di Ovada, nel tratto verso Masone. Alla faccia della programmazione tanto paventata sulla realizzazione dei cantieri e dei lavori".

C'è infatti un tavolo aperto tra Aspi, Regione Liguria e i comuni per cercare di organizzare i cantieri in modo da non paralizzare il traffico, ma "non è possibile - prosegue Giacchetta - che la programmazione significhi che al mercoledì si apra improvvisamente un nuovo cantiere senza emergenze".

I problemi per chi viaggia in autostrada non riguardano però solo il traffico: "Ormai le comunicazioni telefoniche sulla A26, come nelle altre autostrade liguri, sono difficilissime. Spesso durante i lavori nelle gallerie vengono distrutte le antennine per il telefono e non vengono sostituite, quindi da un disagio viene creato un altro disagio".

"Aspi non è più credibile a partire dal suo amministratore delegato, che lavorava con Castellucci, e nel suo apparato - conclude Giacchetta -. Non è possibile che la programmazione significhi che al mercoledì si apra improvvisamente un nuovo cantiere senza emergenze".

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