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GENOVA - Presidio dalle ore 12 alle ore 16 di questo giovedì 18 aprile da parte del personale dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova. La decisione è stata presa dalle categorie sindacali rsu di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Diversi i motivi che hanno portato allo stato di agitazione. Da una parte c'è la "mancata abolizione della matrice di turno che prevede per i turnisti h12 il posticipo dell’uscita alle ore 20,37" con quello che per i sindacati rappresenta un "evidente conflitto tra l’incentivo al ricorso all’utilizzo dei mezzi pubblici, politica aziendale, e la scarsa, se non totale, disponibilità degli stessi dopo le ore 20,30 che riduce sensibilmente il tempo-riposo tra un turno e l’altro, generando ulteriore disagio al personale". E poi ancora il tema delle "mansioni di pulizia e sanificazione delle stanze di degenza, dei servizi igienici e delle sale operatorie/parto da parte del personale OSS in orario non coperto dalla ditta esterna" che fino a questo momento, sottolineano i lavoratori non hanno avuto risposte chiare.

Tra le altre criticità evidenziate da parte dei sindacati ci sono: "L'applicazione del nuovo regolamento per la viabilità e i parcheggi interni, la sproporzione tra i carichi di lavoro e l’organico presente, lo scarso rispetto per la loro professionalità, la distanza sempre più ampia tra Direzione e lavoratori del comparto.

Alle diverse richieste ha replicato la direzione del Gaslini con una nota: "La matrice di turno con uscita pomeridiana alla 20.37 è stata discussa con i rappresentanti sindacali a lungo attraverso la trattativa che è durata un anno e mezzo in cui si è discusso il regolamento dell'orario di lavoro e le relative matrici, regolamento che è stato approvato e firmato dalle sigle sindacali con decorrenza 1 marzo 2024". 

E ancora: "L'amministrazione ha manifestato più volte la necessità di spostare per il personale diurnista l'orario di lavoro pomeridiano, e a fronte della matrice con fine turno alle 21, ha accettato di inserire questa matrice delle 20.37, non presente inizialmente, proprio concordando in trattativa una matrice con una uscita più ridotta. Il personale interessato da tale matrice è di 150 persone che si vede spostato l'orario del turno pomeridiano di soli 37 minuti, ma quei soli 37 minuti sono importanti per la funzione assistenziale, in quanto sono ancora in essere diverse attività che si sviluppano nel pomeriggio, come ad esempio quella dell'allocazione dei pazienti che arrivano nel tardo pomeriggio dal pronto soccorso nei vari reparti, e ancora quella delle sedute operatorie pomeridiane con conseguente possibilità di espletamento di maggiori attività operatorie a beneficio dell'utenza e dell'obiettivo di riduzione di liste di attesa in diverse discipline. Tale azione non solo riduce il ricorso allo straordinario, gli spostamenti dei colleghi turnisti sulle 24 ore da un reparto all'altro, ma anche il ricorso alle reperibilità che non sarebbe infatti consono attivare per gestire meno di mezz'ora di lavoro. Il tempo riposo tra i turni viene rispettato come previsto dal contratto".


Sulla sproporzione tra carichi di lavoro e personale "in Istituto
 il personale presente è assolutamente adeguato alle attività previste e ai piani di lavoro presenti nelle varie unità operative, nonostante la situazione sia critica in sanità in moltissime altre realtà del Paese, l'Istituto Gaslini ha fatto e sta ancora facendo notevoli sforzi per assumere e fare in modo che sia il turnover sia le implementazioni di personale siano fatte nei tempi necessari. C'è stato un incremento tra il personale del comparto nell'ultimo biennio (differenza tra assunzioni 386 e uscite 154) di 232 persone prevalentemente infermieri e OSS e anche quest'anno è già stato bandito il concorso per infermieri pediatrici e per tecnici di laboratorio, ed è stato espletato quello per terapista della Neuro e Psicomotricità dell'età evolutiva".

"Questa direzione - dice ancora la nota - non solo ha assoluto rispetto delle professionalità: ha implementato numero e tipologia di tutte le professionalità sia stabilizzando le figure, per quanto possibile secondo le norme vigenti, sia assumendo laddove necessario anche figure finora non presenti in Istituto al fine di migliorare il lavoro multiprofessionale a favore delle persone assistite come ad esempio i tecnici della Riabilitazione Psichiatrica e la qualificazione del personale tecnico e di ausilio all'assistenza. Ha favorito e incrementato la ricerca delle professioni, riconoscendo loro anche dei grant scientifici per lavori originali, favorendo la partecipazione a percorsi universitari (master) e di alta specializzazione (dottorati) nonché percorsi di formazione e aggiornamento. Ha aperto e mantiene uno sportello di ascolto oltre ad una serie di interventi di empowerment gratuiti ad accesso libero".