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Alla prima area andranno 6 milioni di euro per la progettazione ed esecuzione dell’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente, alla seconda 6,4 milioni di euro per completare l’intervento
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LA SPEZIA - Via libera del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica allo sblocco di oltre 12 milioni di euro, a valere su fondi Pnrr, per la bonifica dell’ex Sicam di Santo Stefano di Magra e dell’ex raffineria Ip della Spezia. Alla prima area andranno 6 milioni di euro per la progettazione ed esecuzione dell’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente, alla seconda 6,4 milioni di euro per completare l’intervento di bonifica e ripristino ambientale.

“Il percorso per ottenere l’utilizzo di fondi Pnrr per gli interventi di bonifica, avviato mesi fa da Regione Liguria e fortemente voluto dal nostro ente, si sta avviando verso una conclusione positiva: gli investimenti sbloccati dal Ministero saranno importantissimi per la bonifica e la sicurezza ambientale di due luoghi fondamentali per tutto lo spezzino – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone –. Questo risultato è il frutto di una lunga e fruttuosa interlocuzione con tutti i Comuni coinvolti e con il Ministero, oltre che di una forte volontà della Regione nel costruire un percorso idoneo per poter accedere a questi fondi. L'individuazione di questi siti è stata infatti frutto di un lungo lavoro, fatto a monte dalla Regione, per individuare gli interventi di bonifica più urgenti sul territorio regionale e stilare una graduatoria in base ai rischi e allo stato di inquinamento delle varie aree. Grazie ad un attento utilizzo delle risorse a disposizione e alla collaborazione tra tutti gli enti interessati – conclude l’assessore Giampedrone – sarà insomma possibile dare una risposta concreta alle esigenze del territorio dello spezzino, bonificando una volta per tutte due luoghi che da anni attendevano una risposta: entro il 2026 queste aree torneranno nella piena disponibilità delle amministrazioni comunali e dei cittadini, aprendo così le porte anche a nuove ipotesi di sviluppo".