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Prosegue così il nostro viaggio nell'affidamento familiare a più di 40 anni dalla legge che lo ha introdotto nell'ordinamento
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GENOVA - "Cercate di non allontanare il bambino dalla famiglia d'origine, dove è possibile, e aiutatelo a non giudicare i genitori". Questo è il consiglio di Michael Barisone Gatto che a People ha raccontato la sua esperienza di bambino affidato insieme al fratello a Katia e Giuseppe 25 anni fa (LEGGI LA LORO STORIA).

Prosegue così il nostro viaggio nell'affidamento familiare a più di 40 anni dalla legge che lo ha introdotto nell'ordinamento (CLICCA QUI).

"Potrei dire tante cose di questi 25 anni, di questa storia meravigliosa che è stato il nostro affido - racconta Michael - quello che mi sento di dire a chi sta intraprendendo il percorso dell'affidamento è quello di aiutare il bambino a capire quello che è successo nella propria famiglia d'origine, aiutarlo a comprendere che probabilmente i genitori non hanno avuto le stesse possibilità".

"Io e mio fratello Manuel siamo stati aiutati in questo e siamo cresciuti mai giudicando i nostri genitori sono cresciuto senza cercare di giudicare gli errori di mia madre o mio padre".

Michael racconta poi una confidenza del padre: "Parlando con lui ci ha detto che neanche vincesse alla lotteria ci porterebbe via da questa famiglia perchè ci ha detto si è reso conto che loro ci hanno dato quello che lui non avrebbe potuto darci, che ci hanno fatto crescere e sostenuto quando lui non riusciva e per lui sono come fratelli".

Affido, Alessandra e Roberto: "Una neonata abbandonata ci ha cambiato"

Una frase racconta Michael che lo ha scioccato: "Io ho sempre pensato che la famiglia dovesse avere un po’ di rancore, di odio verso la famiglia affidataria perché tra virgolette gli stai portando via i figli e invece questa frase di mio padre "per me sono come dei fratelli" è una cosa che mi ha scioccato, mi ha fatto riflettere perché veramente se insegni ai tuoi figli il rispetto, il cercare di capire il perché la tua storia sia andata così senza mai giudicare la tua famiglia d’origine la tua vita può cambiare, per questo dico ai genitori affidatari insegnategli il rispetto e a non giudicare la propria famiglia d’origine ma capire il perché probabilmente non hanno avuto le stesse possibilità che io ho avuto nella vita".

Le persone o le famiglie interessate a proporsi come affidatari possono rivolgersi telefonicamente o via email ai referenti dell'Affido Familiare presso gli Ambiti Territoriali della propria zona o alla sede centrale:

Comune di Genova - Progetto Affido Familiare Minori

Via di Francia,3 - 6° piano, sala 22;

Tel. 0105573601; fax 010 5577282

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